//Quando la calligrafia diventa un’arte

Quando la calligrafia diventa un’arte

di | 2021-03-21T06:44:10+01:00 21-3-2021 6:46|Top Blogger|0 Commenti

Si chiama Pratriki Malla, nepalese di 14 anni. Ha un primato insolito e sorprendente: la sua calligrafia è così perfetta da ricordare in tutto e per tutto un testo scritto e stampato dal computer. Un modo di scrivere che gli esperti e gli studiosi del settore definiscono come “il migliore del mondo”. Le lettere dell’alfabeto che imprime sul foglio di carta sono simmetriche, senza sbavature o correzioni, ordinate e precise, sembrano veramente create da una stampante e invece sono al 100% scritte dalle sue mani. La sua scrittura si mostra come una vera opera d’arte. E così le immagini dei testi scritti da Pratriki hanno fatto presto il giro del mondo, attirando l’attenzione di moltissime persone tanto da convincerne alcune a chiedere addirittura che la Microsoft adotti la calligrafia di questa giovane nepalese come font ufficiale per i suoi programmi Office.
Lo sviluppo tecnologico e la diffusione sempre più massiccia di computer e dispositivi elettronici hanno fatto dimenticare l’abitudine della scrittura a mano. Quanti sono oggi coloro che anche solo per prendere appunti utilizzano carta e penna piuttosto che una tastiera? Non esiste nemmeno più la figura del cronista che durante un’improvvisata intervista trascrive le sue note sul foglio di carta utilizzando la classica e ormai superata penna preferendo registrare il colloquio sul tablet o sul cellulare.

Pratriki Malla

Pratriki Malla è salita alla ribalta della cronaca quando ha partecipato a un concorso a tema, vincendolo ovviamente. La sua è stata giudicata “la miglior grafia al mondo”. La studentessa nepalese ha raccontato che i suoi insegnanti, vedendo per la prima volta il suo stile di scrittura, non hanno creduto che fosse frutto delle suoi mani pensando invece alla stampa di un computer.
Eppure è proprio così e Pratriki continua a incantare con il suo modo di esprimersi tramite carta e penna. Studi e indagini specifiche hanno dimostrato che il tempo trascorso dagli alunni scolastici con carta e penna è molto meno rispetto al passato, quando invece scrivere era considerata un’attività fondamentale nell’intero processo di apprendimento.

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