PALERMO – E’ italiano l’albero più longevo d’Europa: si tratta di un pino loricato di ben 1231 anni, che vive all’interno del Parco Nazionale del Pollino, al confine tra Basilicata e Calabria, a 1870 metri d’altezza. Gli esperti hanno battezzato il matusalemme verde “Italus”, in ricordo del re omonimo che regnava nel territorio anticamente chiamato Enotria, corrispondente a una porzione dell’Italia meridionale. La datazione certa della veneranda età di Italus si deve a un team di esperti del Parco nazionale del Pollino e dell’Università del Salento, che hanno lavorato col professore Gianluca Piovesan, dell’Università della Tuscia di Viterbo.
A fornire con certezza scientifica il certificato di nascita dell’albero, il 788 d.C., è stato l’innovativo metodo di datazione utilizzato dai ricercatori: l’analisi del radiocarbonio. Gli studiosi hanno infatti dimostrato l’insufficienza del tradizionale conteggio degli anelli, in quanto alcuni alberi sviluppano più anelli di accrescimento in un anno, mentre spesso i funghi decompongono il cilindro centrale della corteccia, non lasciando legno per le misurazioni.
Qual è il segreto della lunghissima vita di “Italus”? Innanzitutto la sua posizione piuttosto nascosta, che lo ha tenuto al riparo dai fulmini; poi la ricchezza di minerali del suolo; infine, il suo essere nato e cresciuto a quasi 2000 metri, circostanza questa che gli ha consentito di fruire delle piogge occulte generate in alta quota dalle nebbie. La corteccia dell’albero racconta comunque una storia travagliata: i suoi anelli mostrano come, per quasi due secoli, l’albero abbia attraversato un periodo di sofferenza e scarsa crescita; negli ultimi vent’anni, invece, ha ricominciato a svilupparsi. Un omaggio allora al nostro maestro di resilienza verde, che ha strappato il record di anzianità a un pino loricato della Grecia, che ha solo circa 1076 anni. Anche se non saremo noi a raccontarlo, a Italus l’augurio di raggiungere il traguardo delle 1500 candeline.
Maria D’Asaro
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