Siamo a Firenze sul finire dell’Ottocento, nella grande cucina di un romagnolo illustre, in cui odori di soffritto, inchiostro e lumi ad olio impregnano l’aria. Aneddoti, segreti, ingredienti, dosi e ricette sono racchiuse in un quaderno destinato a diventare uno dei libri più venduti al mondo, Bibbia di ogni mamma italiana, “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene”. Ma l’”Artusi”, come lo si chiama in famiglia, chi l’ha scritto? Lui, Pellegrino, o la sua governante Marietta? Chi era il cuoco? Artusi, Marietta o il marito di lei? Chi mangiava meglio e di più? La Marietta, l’Artusi o i suoi gatti? Tra ricostruzione storica e fantasia, amori e gelosie, una commedia esilarante sulla nascita del libro che ha unito il gusto, la lingua e gli animi di una nazione intera. Due grandi attori comici apparecchiano una tavola ricca di personaggi, risate, colpi di scena, piatti e portate da leccarsi i baffi.
A proposito di cucina, lei Vito è un esperto e un intenditore. Ha scritto due libri di ricette bolognesi e la abbiamo vista ospite in molti programmi. L’argomento è particolarmente dibattuto, ci darebbe un parere su come dovrebbe essere?
“Tra poco partiranno le riprese su Sky, canale Gambero Rosso, di un programma che si chiamerà Emilio e Romagna, insieme a Maria Pia. La cosa interessante è che ogni piatto particolare è fatto dalle famiglie e quindi ogni famiglia ha la sua ricetta e ogni ricetta è straordinaria. Quindi c’è una ricetta del tortellino che è depositata alla Camera di Commercio di Bologna, che è quella ufficiale, però se vuoi assaggiare il tortellino vero dovresti andare ogni domenica da una famiglia diversa e ogni domenica assaggeresti un tortellino eccezionale, ma diverso. Quindi il vero tortellino è quello che fai a casa tua, è una cosa soggettiva, personale, di famiglia e di territorio.”