Il 19 dicembre 2022 gli alunni delle classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado “Foscolo” sono andati a visitare la città di Caltagirone e in particolare i suoi presepi, un apicoltore che ha mostrato come produce il miele direttamente nel suo negozio, un laboratorio di ceramica e il laboratorio dei presepi in movimento. Partiti dal parcheggio della scuola alle 6:45, i ragazzi sono arrivati a destinazione alle 10:30 e qui sono stati divisi in due gruppi, alcune classi con una guida e le altre con l’altra. La visita è iniziata al “Presepe in movimento” in legno e stoffa, dove in ogni centimetro si poteva vedere tutto il lavoro e la bravura che ci sono dietro a questi presepi. Nella giornata ci sono stati molti presepi da visitare, e c’erano davvero di ogni tipo: presepi fatti di pasta, il “presepe dei Puffi”, quello a grandezza naturale, quello in plaxiglaas… Prima di andare a pranzare gli alunni ne hanno visitato uno che metteva a confronto il presepe di Caltagirone, realizzato sulla famosa scalinata, illuminata dai coppi (delle lampade a olio di tre colori, rosso, verde e bianco), con quello di Matera, realizzato ai Sassi. Di tutti quelli che visitati sicuramente il più particolare, però, è stato il presepe della “Foresta amazzonica più Le sette meraviglie”: se Gesù fosse nato in Amazzonia, sarebbe stato indigeno, e quindi al posto del bue, dell’asinello e delle pecore c’erano la tigre, il pappagallo, il tapiro e molti altri animali della foresta. Non c’erano i pastori, ma alcune tribù indigene che ancora vivono in Brasile. Attorno c’erano poi le sette meraviglie: Machu Picchu, Taj Mahal, la Muraglia cinese, Chichén Itzà, il Colosseo, Petra e il Cristo Redentore. Nel pomeriggio gli alunni hanno ammirato anche come si producono i prodotti in ceramica in uno dei tanti laboratori e negozi di ceramica che si trovano in ogni angolo in giro per la città. E a fine visita, per concludere, non poteva mancare una visita ad un laboratorio dove si creano i presepi in movimento. Questi vengono spediti a chi li commissiona, anche molto lontano e fuori dalla Sicilia, e si tratta di statuine interamente in ceramica, a differenza dei presepi napoletani che hanno le mani, la testa e i piedi in ceramica mentre il corpo è un fantoccio. Creati i personaggi, si passa poi all’installazione degli ingranaggi e infine si incollano tutti i pezzi, fino a che il presepe non è completo. Penso che la visita didattica nel suo complesso, sia per i presepi che per la bellissima cittadina, sia stata molto interessante per tutti gli alunni ed io personalmente mi sono divertita molto.
Gilda Parmaliana