//Una sorpresa inaspettata

Una sorpresa inaspettata

di | 2020-01-09T21:20:44+01:00 9-1-2020 21:20|Alboscuole|0 Commenti
Dopo un intenso anno scolastico, sono finalmente giunte le desiderate vacanze estive e subito ho approfittato per fare delle lunghe dormite e a dedicarmi nel pomeriggio alla lettura, uno degli hobby che preferisco in assoluto. Sinceramente non ero certo che quest’anno saremo andati in vacanza, perchè sembrava che i miei genitori non avessero ancora pensato dove andare. In realtà era tutto programmato, perchè la vera sorpresa me l’avevano fatta loro, dicendomi che saremo partiti a brevi per una vacanza a Londra. Ignaro di tutto, ho preparato il mio trolley con abiti estivi, qualche felpa e il libro di lettura che avevo iniziato e che ambivo a terminare, perchè ero curioso di capire come andava a finire. Il viaggio è stato piacevole e la cosa che mi ha pienamente conquistato all’arrivo è stato il clima temperato che mi ha permesso di godermi la vacanza in pieno relax. Londra è considerata una delle capitali più incantevoli d’Europa e ho notato subito che nonostante questa città sia una megalopoli trafficata da numerose etnie, sembra davvero molto pulita e ordinata. I miei genitori mi avevano incaricato qualche giorno prima di organizzare le tappe di questa vacanza e devo dire che mi sono particolarmente sbizzarrito a pianificare ogni singola giornata con attrazioni culturali di ogni genere; nonostante la vacanza fosse di una sola settimana, sono riuscito a riempirla davvero per bene. Oltre alle spettacolari cattedrali di Westminster e di Saint Paul, il maestoso Buckingham Palace con le sue tradizionali guardi reali, l’interessante osservatorio di Greenwich, il divertente museo delle cere di Madame Tussauds, l’elegante quartiere di Notting Hill e l’imponente castello di Windsor, ho particolarmente apprezzato una giornata in particolare che vi racconterò qui di seguito. Svegli di buon’ora, come ogni mattina per sfruttare al meglio la giornata e riuscire a visitare il più possibile, ci siamo addentrati nella vastissima rete della metropolitana che ci faceva raggiungere qualunque posto in tempi brevissimi; è un mezzo di trasporto che non conoscevo molto bene, infatti i suoi rumori e la folla di persone che la utilizza ogni giorno, mi hanno davvero sbalordito. La prima tappa che mi ero appuntato nel mio taccuino da viaggio era la Torre di Londra, che è composta da numerosi edifici fortificati e nel corso dei secoli è stata utilizzata a scopi diversi, quali fortezza, palazzo reale e prigione. La sua struttura esterna nella sua semplicità è di una bellezza folgorante e all’interno sono custodite molte opere medioevali come dipinti, mosaici o svariate armature per cavalli, cavalieri e armi di ogni genere e forma. In un’ala del castello, in ampie teche blindate da sistemi di sicurezza, vengono gelosamente conservati i gioielli della corona, ossia scettri e corona indossati dai sovrani durante le incoronazioni; mentre osservavo curiosamente gli incantevoli gioielli, l’atmosfera si era fatta così misteriosa da far accapponare la pelle. Nella torre bianca, oltre ad ospitare celle per i detenuti, venivano consumati raccapriccianti torture con sistemi terribili e disumani come la cremagliera o il rullo. Questa splendida fortezza è così affascinante da far mancare il fiato e quello che più mi ha conquistato è che in essa si cela un fascino misterioso, perchè da un lato nasconde dolori e paure dei detenuti di quei tempi e dall’altro la gioia e la felicità dei regnanti. Nel pomeriggio ci siamo incamminati verso il magnifico e suggestivo Tower Bridge, monumento simbolo della città, e lungo il percorso abbiamo incontrato artisti di strada e suonatori di cornamusa vestiti con un buffo baschetto e un gonnellino di lana colorata. Guardando questo maestoso ponte dal basso sembrava quasi che toccasse le soffici e grigie nuvole di Londra. Essendo molto curioso e interessato dalle parti meccaniche e dai funzionamenti interni di congegni e dispositivi, ho lanciato l’idea alla mia famiglia di visitare la parte interna del ponte, dove ho potuto percorrere i corridoi interni con il pavimento in vetro, che dava la sensazione di essere sospesi nel vuoto. Dall’alto abbiamo potuto ammirare molte attrazioni turistiche che avremo visto nei giorni successivi e ho scoperto che la sua meccanica era molto avanzata per il periodo in cui è stata ingegnata. La sala dei motori con tutta la parte meccanica e le sue fasi è stata un’attrattiva davvero unica che mi ha colpito in particolare. A metà pomeriggio siamo usciti per ammirare l’apertura del ponte in azione; ci siamo piazzati nella parte laterale dove si poteva godere di un’ottima visuale. Pronto con la mia macchina fotografica ad immortalare lo spettacolo, ho iniziato a scorgere il maestoso fiume Tamigi nel suo totale splendore, quasi come si stendesse improvvisamente un lungo tappeto di color tortora. Verso sera ci siamo diretti verso il Big Ben, un’altra icona di Londra, ma purtroppo era in totale ristrutturazione, così siamo rimasti un po’ a bocca asciutta, come tanti altri turisti che alzavano lo sguardo un po’ delusi. Spero di poterci ritornare per poterlo rivedere nella sua bellezza originale. Per concludere in modo speciale la giornata, abbiamo goduto di una spettacolare panoramica della città dalla London Eye dove, giunti finalmente in cima, abbiamo potuto ammirare le molte altre attrazioni che avevamo visto nei giorni scorsi. Il tramonto colorava le nuvole nelle varie gradazioni di rosso e io dall’alto mi sentivo improvvisamente libero come un gabbiano che sorvolava il cielo sconfinato di Londra. E’ come se in quel momento non esistessero confini e io fossi pronto a volare in cerca di nuovi orizzonti! Tommaso Ariedi   2^ G