Il don e i ragazzi dell’oratorio di Pedrengo hanno organizzato una caccia al tesoro. Chi voleva partecipare, doveva formare una squadra o entrare a farne parte di una già creata, per gareggiare. Siamo appena arrivati all’oratorio di Pedrengo, carichi e pronti per questa sfida.
La nostra squadra è formata da sei amici, con le rispettive mamme.
Entrati all’oratorio ci è stato assegnato il numero 7.
Per arrivare al tesoro bisogna superare sei prove in sei luoghi diversi del paese. Ogni volta che si ottiene un indizio ci si avvia al luogo successivo.
Prova dopo prova, ora dopo ora, la nostra squadra è arrivata terza alla penultima fase della caccia. Con un po’ di astuzia, abbiamo superato la penultima fase per primi, così siamo riusciti ad avviarci verso il luogo nel quale è stato sotterrato il tesoro.
Durante il tragitto però, un altro gruppo ci ha superato e con dispiacere siamo arrivati secondi all’ultimo luogo, un campo “coltivato” isolato.
Lì ci attendono, il don e alcuni ragazzi che ci hanno dato le indicazioni per l’ultima prova.
Seguendo le indicazioni abbiamo notato, sul campo, delle piccole piastrelle sulle quali era scritto: “10 metri verso destra e 15 avanti”. Andando avanti di quindici metri o a destra di dieci avremmo potuto trovare altre piastrelle con le stesse finalità.
Ad un certo punto, però, abbiamo notato che calcolando dieci metri con lo spago, non potevamo più collegarci ad un’altra piastrella perché in quel punto c’era un bastoncino.
A questo punto abbiamo cominciato a scavare tutti insieme convinti di essere già arrivati al tesoro. Dopo aver scavato per una profondità di circa un metro e dieci centimetri, abbiamo intravisto uno scatolone di legno, e alcune mamme sono entrate nella buca per recuperarlo. In quel momento, il don si è messo a ridere e aprendo la scatola abbiamo trovato un biglietto sul quale c’è scritto che “il vero tesoro è l’oratorio”.
Siamo contenti che la nostra squadra sia riuscita a trovare questo tesoro anche se solo simbolico.
Dopo la grande fatica siamo stati premiati con un ricco rinfresco con torte e bibite. La nostra squadra merita un premio.
Il Don infatti ci ha donato una coppa. Chi l’avrebbe mai detto che proprio la nostra squadra, su 9, avrebbe vinto. Con una buona tattica e genialità, abbiamo battuto tutti e siamo molto soddisfatti per aver resistito alle fatiche della sfida.
Vittoria Pappalettera 2F, Federico Gelpi 2E