Articolo originale di Di Giorgio Manzi presso il dipartimento dell’università La Sapienza di Roma, tratto da “Le Scienze”, Novembre 2018 Rielaborato da Benedetta Perlini, Vittoria Rosetti, Saimon NiKa, Francesco Blasi
L’uomo Neanderthal è anche detto Homo Neanderthalensis molto simile all’Homo Sapiens. Questa specie prende il nome dalla valle di Neander in Germania dove si ritrovarono i primi resti. Alcune porzioni del loro DNA sono ancora in noi. Il suo aspetto esteriore si presentavo in modo abbastanza simile al nostro se confrontato all’epoca da cui provengono. Avevano un’altezza media di circa 1,60 metri e presentavano una struttura corporea abbastanza robusta e muscolosa. Una delle caratteristiche era l’imponente testa. A noi sono arrivate anche delle ricostruzioni del loro aspetto fisico. Sono stati ritrovati alcune loro testimonianze anche in delle regioni dell’Italia. Perché e come si sono estinti? Questi uomini vivevano in piccoli gruppi radunati, quindi anche la morte di un solo individuo poteva essere la motivazione per la sopravvivenza dell’intera comunità perché esso era di speciale importanza. In molti articoli sono riportate ed ipotizzate le cause di morte di alcuni individui. Anche dei semplici avvenimenti che fanno parte del ciclo della vita di ogni uomo erano cause di morte, come il parto, nel quale molte donne dopo la gravidanza morivano a causa di grandi crani. Dopo il ritrovamento di due corpi di daini si è riuscito a capire che questa specie andava a caccia per procurarsi abbigliamento, cibo, pelli o per barattare gli animali.