Stanislav Evgrafovič Petrov è il nome del colonnello che evitò una guerra nucleare la notte del 26 settembre 1983 tra Unione Sovietica, alla quale lui era fedele, e gli Stati Uniti d’America. Per introdurre il suo personaggio possiamo parlare della sua famiglia composta dai suoi due figli Dimitri ed Elena e della sua morte avvenuta recentemente il 19 Maggio del 2017. Data la sua longeva vita, egli fece sì che la sua storia facesse il giro del mondo incantando tutti al punto da ispirare registi come Peter Anthony che, nel 2013, fece un film ispirato alla sua storia intitolato “L’uomo che salvò il mondo”. La sua storia ebbe inizio nella base militare Serpukhov-15. Petrov aveva il controllo di un macchinario che rintracciava i missili che arrivavano dal nemico. La notte del 26 settembre 1983 vennero rintracciati ben 5 satelliti ma il silenzio di Petrov fece evitare che una guerra nucleare si abbattesse su di loro causando miliardi di morti. Prese la decisione di non diffondere la notizia sulla presenza dei satelliti in seguito al suo ragionamento perfetto che parlava di come gli USA non avrebbero utilizzato solo quelle testate come primo attacco. Si parla di una guerra scampata poiché si scoprì in seguito che questi fatidici missili rintracciati dal localizzatore erano solamente dei riflessi di nuvole. Se Petrov avesse deciso di avvisare la catena di comando avrebbero lanciato a loro volta dei missili per contrastare un attacco inesistente dando inizio così ad un bombardamento. Per questo è una figura importante nella storia, ma poco menzionata e conosciuta.