di Mazzuccato Leonardo, ex Classe 3^B. –  Da tempo avevo in mente di dedicare un mio articolo al monumento più famoso della nostra Capitale. Come struttura architettonica della Roma antica è molto affascinante ma è anche molto grande. E’ una bellezza architettonica molto famosa ed  apprezzata non solo in Italia ma anche in tutto il mondo. Ogni anno costituisce una meta obbligatoria per chi viene in Italia e conta milioni visitatori ogni anno. Recentemente è stato restaurato per una sua inclinazione di circa 40° e per numerose e gravi crepe in tutto il suo perimetro. Gli interventi lo hanno consolidato per proiettarlo ancora per molto tempo nel futuro. Mi sto riferendo al Colosseo che già il suo nome preannuncia le sue grandi dimensioni. Il suo originario nome è Anfiteatro Flavio ed era il più grande anfiteatro del mondo, il quale ospitava gli incontri mortali dei gladiatori e le impari lotte con animali provenienti dall’Africa. Gli spettacoli erano denominati “munera” ed erano organizzati principalmente da privati per dare lustro non soltanto alla loro potenza economica ma anche al prestigio familiare. L’anfiteatro Flavio era in grado di contenere un numero oscillante tra i 50.000 e gli 87.000 spettatori. Era il più importante anfiteatro romano e nello stesso tempo il più imponente monumento dell’antica Roma, i cui resti sono giunti fino a noi e ci fanno capire come si viveva nella antica ‘Caput Mundi’. Nel 1980 il Colosseo è stato inserito nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO assieme a tutto il centro storico di Roma con le zone esterne della Santa Sede a alla Basilica di San Paolo fuori dalle mura. Nel 2007, come monumento unico europeo, è stato inserito fra le Nuove Sette Meraviglie del Mondo. Questa grandiosa opera umana è stata edificata in epoca Flavia su un’aria posta al limite orientale del Foro Romano. La sua costruzione, dalla forma ovale, fu iniziata da Vespasiano nel 70 d.C. Fu inaugurato da Tito nell’ 80 d.C. ma ci furono delle modifiche durante l’impero di Domiziano nel 90 d.C. Nel 2018 è stato il sito architettonico più visitato in Italia con ben oltre 7,6 milioni di visitatori. Proprio in questi giorni è stato oggetto di uno sfregio da parte di un turista straniero che ha inciso con delle chiavi il suo nome e quello della sua fidanzata su di un laterizio di oltre due mila anni fa. Questo sgradevole gesto è stato filmato e postato su Twitter nella giornata di venerdì 23 giugno u.s. Le forze dell’ordine con la collaborazione del Comando Tutela Patrimonio Culturale stanno indagando per risalire al ragazzo artefice della scritta: “Ivan + Hayley”. La nostra legge punisce  con forti ammende e con una pena detentiva fino a 5 anni di carcere i responsabili di tali gravi e incivili comportamenti che deturpano i beni culturali e che attuano violazioni del Regolamento di Polizia Urbano. Sulla vicenda è intervenuto prontamente il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano che, una prima volta, con molto sdegno e rammarico ha pronunciato la seguente frase: ”Spero che chi ha compiuto questo gesto all’Anfiteatro Flavio, venga individuato e sanzionato secondo le nostre leggi”. Dopo accurate indagini gli inquirenti sono riusciti a scoprire che i due fidanzati risiedono in Gran Bretagna. A questa scoperta il Ministro Sangiuliano ha aggiunto il seguente commento: “Spero che ora, la giustizia faccia il suo corso”. Non per essere campanilista ma anch’io credo, come del resto tutta l’opinione pubblica, che bisogna assolutamente dare delle singolari punizioni a chi compie gesti di questa portata perché con la deturpazione dei monumenti è in gioco non solo l’incolumità e il rispetto dei nostri beni architettonici, ma che si deve anche dare un forte messaggio di tutela per la difesa dei monumenti antichi poiché custodiscono i nostri valori culturali che ne sono un concreto esempio, poiché con tale salvaguardia, si può poiettarli ai posteri.