di Paolo Alicino, 3E
Quella che vi sto per raccontare è una storia accaduta più o meno nove mesi fa.
Era sabato ed era appena uscito un nuovo film horror su Netflix. A me non piacciono i film horror ma quello mi ispirava. Mio fratello voleva che io e lui vedessimo quel film dal titolo “ Auguri per la tua morte “: parlava di una ragazza che viveva sempre lo stesso giorno e che, per far svanire l’incantesimo, doveva uccidere l’artefice di questa folle idea.
Una volta finito il film, raccontai ai miei la storia di quel film e andammo tutti a dormire.
Ero stanchissimo e una volta che cominciai a dormire non mi svegliai più.
Feci un sonno alquanto strano, nel quale io ero il protagonista: dovevo completare delle missioni in un tot di tempo e se non ci riuscivo, perdevo tutti i miei cari.
Dovevo combattere la fame nel mondo, eliminare il razzismo e le guerre, tutto questo in 72 ore; non sapevo cosa fare, – da dove comincio? A chi posso chiedere aiuto? Erano tutte domande che ripetevo nella mente. Ero ansioso, avevo molta paura, decisi di iniziare dall’eliminare il razzismo, così eliminai l’ignoranza delle persone razziste e misi al suo posto un cuore pieno di amore, pronto ad accogliere tutti quanti.
Secondo i miei calcoli in ventiquattro ore sarebbe sparita la discriminazione tra uomo bianco e uomo nero, fortunatamente andò tutto secondo i miei piani.
Era già passato un giorno su tre e dovevo compiere altre due missioni. Avevo paura di non riuscirci.
Ci vollero altre ventiquattro ore per eliminare la fame nel mondo, ma questa volta non ero da solo, infatti chiesi aiuto al mio amico William, lui era statunitense e sapevo che mi poteva aiutare.
Cominciammo dal rendere tutta l’acqua del mare potabile e aggiungemmo qualche fiume in tutta l’Africa, poi creammo dei ristoranti in tutte le capitali del mondo dove i prezzi erano bassissimi e accessibili a tutti.
Poi chiedemmo aiuto a Flint Lockwood, colui che inventò una macchina che trasforma l’acqua in cibo e così eliminai la fame nel mondo.
Mi mancava un giorno e una missione, a parere mio la più difficile, dovevo far sparire le guerre tra le nazioni.
Non sapevo cosa poter fare, a chi potevo chiedere aiuto, pensavo, pensavo e nel mentre, il tempo passava e la mia paura cresceva sempre di più, mi saliva l’ansia.
Ad un certo punto mi venne un’idea geniale, quella di far stringere degli accordi tra i vari paesi per far sì che tutti fossero sereni come per esempio aumentare gli stipendi; ma… siccome i soldi non sempre rendono felici, aggiunsi gioie giornaliere a tutte le persone del mondo affinché tutte fossero in armonia tra loro.
Mancava solo mezz’ora alla fine del timer, ma per fortuna ci riuscii.
Mi resi conto che era tutto un sogno quando la mattina mi svegliai e guardando la tv sentii la notizia dell’omicidio di George Floyd