Gli alunni delle classi 2A-2B-2E-2D scuola secondaria di primo grado
Siamo giunti al terzo appuntamento del percorso didattico PNRR Orizzonti Interconnessi: potenziare le menti attraverso le Competenze STEM e multilinguistiche. Un programma di esperimenti scientifico-pratici che ci stanno coinvolgendo in attività di laboratorio di chimica, fisica, biologia, incoraggiando la nostra curiosità scientifica e lo sviluppo delle competenze sperimentali. Esperimenti di fisica, mediante giochi piacevoli e ludici, sono stati svolti nel cortile del plesso Bosco il giorno 6 novembre. Altra attività molto interessante ha riguardato lo studio delle rocce, a cui ha fatto seguito un’ uscita didattica in gravina il giorno 9 novembre. Il post- scuola è iniziato con un pranzo al sacco nel cortile del plesso Bosco e poi, accompagnati dai proff. Ribecco e Mele, ci siamo incamminati verso C.so Vittorio Emanuele per poi raggiungere, attraverso un sentiero roccioso, il rione Rivolta. Piccoli esploratori di questo percorso chimico-naturalistico siamo stati noi alunni delle classi seconde del plesso Deledda-Bosco. La nostra curiosità ha convinto i proff a scalare il ripido e tortuoso percorso che ci ha condotti al villaggio rupestre di Santa Barbara e Santa Sofia. Molti di noi non avevano mai visto né le chiese né il villaggio rupestre della Rivolta e del Casale. Lì, in cima alla rupe, abbiano appreso anche lezioni di storia dell’arte e di storia locale. Siamo rimasti affascinati dagli affreschi ancora visibili, dai cortili, dalle cisterne e dal tanto silenzio che sormontava le alture. La nostra passeggiata esplorativa si è conclusa nel rione Casale, lì dove si svolge la Passio Cristi. Lungo tutto l’alveo della gravina, siamo stati guidati ad osservare i due principali litotipi che costituiscono le rocce della nostra gravina: la calcarenite di Gravina, comunemente chiamata tufo, porosa e friabile, e il calcare di Altamura, più resistente e compatto. Il prof. ci ha anche spiegato la stratificazione delle rocce, la degradazione meteorica e l’erosione delle pareti più alte e i cristalli contenuti nei frammenti più piccoli. Abbiamo osservato inoltre, pietre, sassi e cocci trascinati dalle acque dell’alluvione del 2013. Siamo contenti di poter fare queste esperienze dirette in cui si sperimenta quello che si studia sui libri di testo. Vi salutiamo e vi diamo appuntamento al prossimo incontro