//Un giorno d’estate sul Pollino

Un giorno d’estate sul Pollino

di | 2020-11-23T16:46:16+01:00 23-11-2020 16:46|Alboscuole|0 Commenti

Il mio giorno perfetto con la natura è stato quando sono andato in montagna. Siamo andati in un posto pieno di alberi, con un ruscello con l’acqua ghiacciata. Passeggiando un po’, sono arrivato su un lago bellissimo, circondato da tutta quella vegetazione, e lì continuava a scorrere il ruscello: era un posto fantastico! Non me ne sarei voluto andare più. Ma cominciamo dall’inizio… Quella mattina mi sono alzato presto, perché ci avremmo messo molto ad arrivare. Ero con i miei genitori e partimmo per il Pollino: da lassù si vedevano gli alberi che erano in basso, il vento di montagna sfiorava la mia fronte, gli alberi emanavano un fruscio armonioso insieme al cinguettio degli uccelli. Alla prima tappa mi son fermato per visitare un “contenitore” rettangolare in pietra, in cui saltavano delle rane facendo il loro verso gracchiante e schizzando acqua, ma dovevamo muoverci: non eravamo ancora arrivati. Camminando, camminando finalmente arriviamo a destinazione. Era un posto pieno di prato e vegetazione, c’era anche un ruscello ghiacciato. Incuriosito ci infilo la mano che in un secondo si congela. Dopo un po’ decido di andare a fare una passeggiata con i miei genitori, fino a quando non abbiamo trovato, appunto, quel meraviglioso laghetto, dove tra le tante bellezze della natura, c’erano ancora altre rane. Mentre stavo pranzando, mi si è avvicinato un cane dietro i miei piedi che voleva giocare, e io inutilmente gli spiegavo che stavo mangiando. Fatta sera si iniziavano a sentire versi di gufi e altri animali e quindi si fece l’ora che dovevamo tornare a casa, mi ricordo che talmente era alto il luogo in cui eravamo che sembrava di dover cadere. Prima di rimetterci in viaggio, mi son fermato un po’ a salutare quel bellissimo posto per portarmi dentro quell’immagine. Sulla via del ritorno, ammiravo tutti gli alberi passarmi accanto. È stato uno dei giorni più belli e avventurosi di quell’estate. Flavio Rosato

Classe 1^A