di Ginevra Viscido, classe 2^E – “C’è ancora domani” è il film italiano dell’anno, con uno straordinario record di presenze in sala e di elogi da parte della critica.

La storia, completamente girata in bianco e nero, è ambientata nell’Italia della fine della seconda guerra mondiale, ma parla all’Italia di oggi, sottolineando l’importanza di tutte quelle battaglie che le donne hanno combattuto per non essere solo mogli e madri.

È la storia di Delia, moglie, madre e nuora, sottomessa oltre il limite della sopportazione, incapace di vedere una via d’uscita. Ma Delia si trova in un momento cruciale della vita del paese. È il 1946: le donne voteranno di lì a poco per la prima volta e Delia ha l’ultima occasione per non arrendersi.

Il film cattura per la sua schiettezza e rappresenta la forza delle donne di ieri, ma anche di quelle di oggi che ancora fanno fatica a far sentire la loro voce e ad affermare i loro diritti, ingabbiate in un sistema socio culturale ancora troppo patriarcale.

Un film femminile e femminista, di grandissima sensibilità, anche nella scelta della colonna sonora, da Lucio Dalla a Daniele Silvestri, che crea un effetto coinvolgente e affascinante, e parla al cuore e alla testa degli spettatori.