di Mazzuccato Leonardo Classe 2^ B. – Buongiorno a tutti Cari lettori in quest’articolo tratterò il tema ormai presente nel nostro quotidiano dove ci sono aggiornamenti continui sull’evolvere della situazione causata dalla pandemia da Covid-19. Quando in primavera si era in lockdown si sperava che la stagione successiva sarebbe stata meno limitativa per poter trascorrere alcuni giorni di vacanza presso le località che eravamo soliti frequentare. Ebbene così è stato. La situazione dei contagi registrava una diminuzione dei contagi e il Governo attuò delle misure meno pesanti ma sempre con delle restrizioni. Ora siamo in periodo autunnale e la situazione del contagio per noi italiani è diventata preoccupante. Si sono succeduti alcuni DPCM che hanno comportato una divisione in aree di diverso colore quali giallo, arancione e rosso che derivano dallo stato dei contagi presenti nelle quali sono state attivate delle restrizioni proporzionali all’indice di incremento delle persone positive al virus. Proprio in questi giorni di autunno sono state decise ulteriori restrizioni per i cittadini che vivono in queste aree. La mia mente ora che la mia Regione Veneto, essendo in Zona Gialla Plus, ha imposto delle norme per evitare gli assembramenti nelle piazze e nei bar, corre all’estate scorsa durante la quale siamo riusciti a trascorrere qualche giorno di vacanza anche se la serenità era un po’ offuscata dalle restrizioni che erano in vigore. Ora ve ne parlo! La mia estate è iniziata così! Ci si trovava in una località vicina a Cavallino Treporti che si chiama Ca’ di Valle. Con la mia famiglia eravamo al Residence Garuda e con noi c’era anche una mia zia. L’alloggio era inserito in un gruppo di altri dove vivevano altre persone. La comodità dell’alloggio consisteva nella sua locazione posta vicino al mare. Mi spiego meglio! Personalmente dopo essermi svegliato potevo uscire fuori dal cancelletto e mi ritrovavo con i piedi nella sabbia così come mi accedeva ogni estate e cioè in poche parole è una vera goduria. L’estate appena trascorsa è stata ben diversa da quelle precedenti perché erano vigenti le misure restrittive a causa del Covid-19. Nel rispettare le norme abbiamo allargato lo spazio delle sedie sdraio e in più erano presenti dei fogli di plexiglass tra un ombrellone e l’altro e poi appena si usciva dall’acqua non si doveva mettere la mascherina e questo era un bene per noi ragazzini perché tenerla per molto tempo ci provocava dei fastidi. Il nostro programma di quelle serate ha previsto che ogni sera ci si recava alle giostre che era un vero e proprio paradiso dove ogni sera c’era un nuovo giardino con tutte le luci che quando era notte diventava giorno per l’intensità delle luci che erano tutte colorate. Nel Residence c’era la possibilità di svegliarsi o con l’aria del mare che giungeva nell’alloggio che conteneva il rumore provocato dalle onde sulla spiaggia o con i raggi del sole che veloce saliva nell’azzurro cielo. Una volta svegli nel giro di un’ora e mezza ci si poteva tuffare sia piscina che mare. La fortuna mi ha anche concesso che nelle vicinanze c’erano tutti i miei vecchi amici così alla sera qualche volta siamo andati nel vicino parcheggio che sarebbe il vero parcheggio delle auto per giocare a nasco-prendi con il quale è da molto tempo che ci divertiamo molto. Spero che la prossima estate ritorni ad essere come quelle trascorse in passato e che il Covid-19 sia ormai un lontano ricordo per tutti noi.