A Itaca, isola dello Ionio🏝️, grandi festeggiamenti per il ritorno del re 👑Ulisse al palazzo. Nel salone della reggia, dopo la sconfitta dei Proci, Ulisse, la moglie Penelope e il figlio Telemaco hanno accolto la gente che ha voluto rendere omaggio al sovrano. Abbiamo l’onore di intervistare Ulisse.
Salve, Signor Ulisse e bentornato a casa🏠!Dalla nostra ultima intervista sono passati 10 anni! Siamo lieti di incontrarla e di intervistare🎤 un valoroso eroe che ha compiuto gloriose imprese. Sappiamo che, dopo la fine della guerra di Troia, lei ha vissuto tante avventure, ha visitato anche la nostra Sicilia. Vuole raccontarci il suo incontro con il Ciclope Polifemo?
Eccomi, finalmente sono a casa! Vi ricordo che, per colpa del Ciclope, purtroppo, ho perso molti compagni! Sbarcati sull’isola di Polifemo, andammo in giro per esplorare il territorio e poi, seguendo un forte odore di formaggio, entrammo nella sua grotta. La caverna era così grande che avrebbe potuto contenere tre volte la reggia d’Itaca. I miei compagni volevano mangiare i formaggi🧀🍶🥛 e bere del latte, ma io chiesi loro di aspettare il padrone di casa, Polifemo. L’ospitalità per noi greci è un valore molto importante! Quando Polifemo entrò nella grotta con il suo gregge🐏🐑🐑, tutti noi rimanemmo sbalorditi: era gigantesco, cinque volte più grande di un uomo. Il Ciclope, che aveva un solo occhio grande quanto un pugno, per evitare che qualche mio compagno scappasse, bloccò la porta con un grosso masso. Poi ci presentammo, ma io gli dissi di chiamarmi Nessuno. Il Ciclope uccise e divorò il mio compagno Sinone, poi si ubriacò col vino 🏺🏺che io gli avevo offerto; alla fine si addormentò. I miei compagni allora, presero un tronco e riuscirono a realizzare una bella punta. Così scagliai il tronco nel fondo dell’occhio del Ciclope. Polifemo urlando dal dolore, attirò l’attenzione dei ciclopi vicini che gli chiesero, da fuori, cosa stesse succedendo. Lui rispose che Nessuno lo aveva accecato.
Come avete fatto ad uscire dalla grotta se l’ingresso era stato bloccato ?
Polifemo, dopo aver tolto il masso, fece uscire il suo gregge per andare a pascolare. Escogitai uno stratagemma: legai i miei compagni al ventre delle pecore, poi mi aggrappi al montone più grosso. Così riuscimmo a fuggire. Io rivelai il mio vero nome al Ciclope e lui, mentre noi eravamo già in mare, scagliò un enorme masso contro la nostra nave. Per fortuna non ci colpì ed io sono qui in compagnia dei miei ricordi. Mi è arrivata notizia che anche Enea, fuggito da Troia e diretto in Italia, sia approdato in Sicilia sull’isola di Polifemo, ma anche il troiano è riuscito a sfuggire al Ciclope.
Grazie per la sua disponibilità. Prossimamente pubblicheremo l’intervista alla regina Penelope. La redazione della prima B e prima C