Io non so molto di questo argomento, di solito questi discorsi li fanno i miei genitori insieme a nonno, quando andiamo a cena da loro.
Parliamo dei tedeschi soprattutto, di Hitler, degli ebrei…
Io, prima di chiacchierare con una persona straniera, di colore o religione diversi, devo prima di parlare a cuore aperto, accertarmi che quella persona sia buona o cattiva. È un’abitudine, uno stile di vita.
Anche per strada, saluto, ma non mi metto a chiacchierare con chi non ho mai visto in vita mia. Quando vedo le pubblicità dei bambini in Africa che vivono in povertà mi viene da piangere e penso sempre di associarmi a quei progetti che potrebbero salvargli la vita.