Giorno 25 novembre è stata celebrata la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Nella nostra scuola l’evento, rinviato a giorno 28 a causa delle avverse condizioni atmosferiche, ha coinvolto tutti i ragazzi che frequentano l’istituto.
Alcuni studenti hanno trattato in aula con i loro insegnanti questo tema così importante nella nostra società e, alle 09.45, al suono della campana, hanno osservato un minuto di riflessione e di raccoglimento. Altri hanno partecipato alla manifestazione che si è svolta nella seconda parte della mattina nel cortile della scuola. Numerose classi si sono riunite alla presenza del Preside per mostrare i lavori preparati insieme ai loro professori. L’affluenza è stata numerosa e le attività presentate di vario tipo: esecuzioni di brani musicali e coreografie, letture di testi d’autore, esposizioni di disegni, di cartelloni e di slogan contro la violenza, letture di poesie scritte dai ragazzi stessi.
Pubblichiamo qui di seguito le poesie scritte da due alunne della classe 2N, Anna Catalano e Sara La Iuppa, e un collage di riflessioni a cura di Mariarita Calabrò della classe 3L.
Belle, dolci, fragili
Belle, dolci, fragili,
angeli del focolare,
remissive e amabili
non vogliamo tornare!
Abbiamo lottato, continuiamo a lottare,
i nostri diritti vogliamo affermare.
Basta silenzi, basta violenza!
L’amore non può essere soltanto apparenza.
Vogliamo amare, gioire, sognare:
nessuno dovrebbe poterci umiliare,
nessuno dovrebbe poterci ferire
né ancora il nostro dolore sminuire.
Nel nostro futuro con nuova speranza:
guardandoci negli occhi, tenendoci per mano
a costruire una nuova uguaglianza
insieme ogni giorno proviamo.
Anna Catalano II N
E’ nata, è femmina
E’ nata, è femmina e presto crescerà,
da casa se ne andrà, ma sola non resterà
perché nella sua vita un uomo incontrerà.
Da regina a schiava è ormai passata
La violenza nel suo volto si è manifestata.
Ogni suo sorriso è svanito.
Il coraggio è finito,
il suo cuore si è stancato…
ma la forza tornerà
e pian piano si ribellerà.
Con le persone a lei care si è confidata
E dalla polizia è andata,
denunciando l’uomo
che UOMO non si è dimostrato.
Sara La Iuppa 2N
Una brutale forza
Una brutale forza
Ti ha massacrato l’anima.
Mani feroci
Hanno violato il tuo corpo.
Luride impronte sporcano
i petali di un fiore
bianchissimo.
Mani che si impossessano
di ciò che non gli appartiene.
Tu, dolce fanciulla,
piegata su te stessa…
su questo tappeto bagnato
delle tue stesse lacrime,
resti immobile…
Lacrime fredde
cercano di ripulire
lo sporco lasciato da mostri,
sudici, senza cuore.
Ma lo sporco resta…
Collage di riflessioni a cura di Mariarita Calabrò 3L
La redazione
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