di Riccardo De Lucia (classe II^L) – Oggi 27/11/18 le classi seconde della scuola secondaria di I grado P.N. Vaccina sono andati al Teatro Petruzzelli di Bari per assistere all’opera lirica “Il gatto con gli stivali”.
Lo spettacolo rappresentava la storia di un mugnaio che morì lasciando la sua eredità ai tre figli: il primo ebbe il mulino, il secondo un asino e il più piccolo un gatto. Questi triste di aver ricevuto soltanto un gatto.
Il gatto aveva chiesto degli stivali, un cappello e un sacco e aveva rassicurato al suo padrone che lo avrebbe fatto diventare una persona ricca.
Il gatto andò nel bosco e catturò un coniglio e lo portò al re dicendo che era un dono del marchese di Carabas e continuò a portare i doni. Un giorno il gatto spogliò il suo padrone e lo buttò nello stagno. Quando la carrozza del re passò di lì il gatto gridò dicendo che il marchese era stato derubato e il re lo aiutò. Poi andò nel palazzo di un orco che diceva che si poteva trasformare in qualsiasi animale e quando l’orco si trasformò in un topo il gatto lo mangio così tutte le sue proprietà divennero del gatto che donò al suo padrone che sposò la figlia del re e diventò ricco.
Lo spettacolo mi è piaciuto molto per i costumi, le voci, per come è stata raccontata la storia.
Se proprio dovessi dare un voto sarebbe 9 per i costumi. Anche per le voci ,perché non usavano i microfoni ma si sentiva benissimo, per i balletti, per le scenografie ma anche per la location.
La storia del teatro ha inizio quando Onofrio e Antonio Petruzzelli presentarono al comune il progetto del teatro. La proposta fu accettata il 29 gennaio 1896, fu iniziato a costruire nell’ottobre del 1898 e fu inaugurato il Sabato 14 febbraio 1903. Nella notte tra il 26 e il 27 ottobre 1991 il teatro fu devastato da un violentissimo incendio doloso e solo il collasso della cupola, che ha soffocato le fiamme, ne ha impedito la distruzione. I primi lavori furono realizzati tra il 1993 ed il 1998 ma fu consegnato al comune di Bari il 7 settembre 2009.
Io nel Teatro Petruzzelli non ero mai entrato. Appena sono entrato nella sala ero rimasto a bocca aperta dallo sfarzo della struttura.