di Amanda La Porta e Cesare Amati – CLASSE 2A
Il 3 dicembre scorso noi, la classe II A, siamo andati ad Urbino al palazzo ducale per un’uscita didattica, accompagnati dai nostri insegnanti di storia e arte.
Dopo esser arrivati, i Prof. ci hanno condotti al palazzo, salendo salite e scendendo discese ripidissime. Entrati nell’incantevole struttura, una guida ci ha fatto cenno di seguirla. Per prima cosa ci ha mostrato un modellino del palazzo, spiegandoci la sua storia: l’immenso e spettacolare palazzo rinascimentale è stato edificato da Francesco Laurana nel 1500. All’epoca era stata costruita solo una parte della struttura, quella dove Federico da Montefeltro sarebbe alloggiato. Successivamente, dopo che il duca sposò la bellissima Battista Sforza, vennero aggiunte altre stanze.
Federico, essendo uno dei più celebri e grandi mecenati di quell’epoca, ospitava nella sua dimora più di 500 persone, che costituivano la corte del duca. Egli, inoltre, aveva fatto costruire una delle stanze più grandi e più importanti di quel tempo: la sua biblioteca, con moltissimi libri di tantissime lingue differenti, perché Federico era un combattente, ma allo stesso tempo voleva esser ricco anche culturalmente.
Dopo tutte queste informazioni interessanti, abbiamo fatto una pausa nel giardino della struttura, ornato con rose e bossi di forme differenti.
Dopo questa breve pausa, la guida ci ha spiegato che molto tempo fa è stata rinvenuta l’antica alcova in pessime condizioni, ma, fortunatamente, ancora oggi si possono ammirare le magnifiche decorazioni che rappresentano scene di natura, per dare un senso di libertà a quel piccolo spazio.
Nonostante la bellezza di tutte le stanze, una in particolare ha attratto l’attenzione di tutti: lo studiolo del duca. Questo è decorato in tutte le pareti da più di 42 tipi di legno intarsiato, raffigurando animali, libri e precisamente un’armatura, che rappresentava la cultura e la guerra, due peculiarità di Federico.
Questa uscita è stata molto utile per approfondire l’argomento che stiamo studiando a scuola: il Rinascimento.