//Tunnel Borbonico…che emozione

Tunnel Borbonico…che emozione

di | 2019-11-04T16:18:31+01:00 3-11-2019 20:19|Alboscuole|0 Commenti
di Laura Cardone, Sara Stoyanova e Federico Ariemma IIIE –Il 28 ottobre, noi ragazzi della IIIE abbiamo vissuto questa toccante esperienza: abbiamo visitato Il Tunnel Borbonico situato nel cuore della nostra bella e storica città . Attraverso una stretta e tortuosa scalinata, abbiamo raggiunto una profondità di circa 30 metri al di sotto del livello stradale. In un ambiente particolare  fatto di pareti di tufo e vecchie cisterne ormai coperte, è cominciato il racconto della nostra brava e simpatica guida. Il tunnel fu scavato dall’architetto Enrico Alvino incaricato da Ferdinando II di Borbone. Ufficialmente l’opera doveva servire ai Napoletani per raccogliere le botteghe dei venditori, in realtà il Re aveva intenzione di farsi costruire un collegamento  tra il Palazzo Reale e la caserma dell’esercito per assicurarsi una facile via di fuga e di protezione qualora fossero scoppiate delle rivolte( era l’epoca dei grandi moti rivoluzionari). Successivamente il tunnel è stato adoperato come rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale. Qui il racconto si è fatto molto più commovente e toccante. Abbiamo cercato di ricostruire la drammaticità dei momenti in cui suonava la sirena di allarme aereo e abbiamo immaginato le lunghe code di centinaia e centinaia di Napoletani che accorrevano. Abbiamo visto il posto di primo soccorso (molti arrivavano già feriti) un angolo adibito a sala parto perchè poteva capitare anche che qualche donna, in quelle circostanze, dovesse partorire. Vedere poi ciò che rimane di vecchi letti molto grandi che accoglievano un’intera famiglia e tanti gruppi, i resti dei giocattoli dei  bambini che in quelle occasioni forse, e fortunatamente,non si rendevano conto della drammaticità di quei momenti, ci ha lasciato senza parole come ci hanno colpito i pochi e approssimativi bagni che dovevano servire tante persone. Abbiamo visto poi, tanti veicoli antichi e strani lì raccolti perchè negli anni ’60 il Comune ha adibito il Tunnel a centro di raccolta di veicoli sequestrati perchè non regolari. Insomma la nostra è stata veramente una visita interessantissima e ognuno di noi è uscito soddisfatto e sicuramente arricchito.