Se parliamo di Stonehenge pensiamo al cerchio di pietre che si erge, solitario, sull’erba verde di una pianura in Gran Bretagna. Questo monumento è la struttura megalitica più famosa del mondo, il più celebre ed imponente mai realizzato, di cui sappiamo davvero poco.
Si trova ad Amesbury nello Wiltshire a circa 130 km a ovest di Londra, nella piana di Salisbury. Si stima che la sua costruzione sia stata sviluppata nell’arco di ottanta generazioni, per circa 1.600 anni, e le pietre del sito devono il loro attuale allineamento ai lavori di ricostruzione avviati nella prima metà del Novecento.
Come lo vediamo oggi, esso è composto da un cerchio interno con sei grandi blocchi di pietra sormontati da tre architravi colossali e un cerchio esterno di diciassette monoliti con architravi. Questo è tutto ciò che rimane di un monumento megalitico che un tempo comprendeva 162 elementi in pietra e la cui costruzione è stata attribuita a romani, sassoni, danesi, ai druidi e alle prime comunità agricole della Gran Bretagna. L’immagine attuale non ha più di mezzo secolo: risale al 1964, quando le strutture litiche furono spostate per l’ultima volta.
Oggi sappiamo che Stonehenge sorse alla fine del neolitico, attorno al 3100 a.C., ed è associato alla nascita di nuove pratiche religiose.
La parola henge identifica una struttura architettonica preistorica, mentre stone identifica la pietra. Lo straordinario investimento di tempo e sforzo umano che ha richiesto la costruzione suggerisce che è stato progettato con uno scopo speciale, e l’interpretazione generalmente oggi è che si trattasse di un centro rituale preistorico allineato con il movimento del sole.
Le prime comunità agricole dipendevano interamente dal ciclo delle stagioni, il cui corso determinava periodi di abbondanza di cibo, come la primavera e l’estate, e altri di poco cibo, come l’autunno e l’inverno. Quindi, non sorprende che l’asse di Stonehenge si allinei al sorgere del sole al solstizio d’estate (tra 21 e 24 giugno) e al tramonto al solstizio d’inverno (21 dicembre).
L’allineamento di Stonehenge al solstizio d’estate fa pensare che il sito serviva per ospitare un’attività rituale o feste stagionali legate all’osservazione del sole e forse della luna. È probabile che queste cerimonie rappresentassero idee e teorie sulla fertilità, la vita, la morte e l’aldilà.
Considerando che la sua costruzione è durata più di 1.500 anni, probabilmente il suo significato è cambiato con il passare del tempo.
A. Rinaldi- L. Sarto- A. Padulo 2^I