di Lara Dedemo e Vittoria Habibi Minelli (classe 3^B) – Il 12 Novembre Stan Lee, il padre del fumetto e dei supereroi che noi tutti amiamo, ci ha lasciato all’ età di 95 anni. Vorremmo dedicargli quest’articolo.
Stanley Martin Lieber nacque il 28 Dicembre 1922.
Nel 1941 la ‘Timely Comics’, l’azienda dove ha lavorato e che in seguito diventerà la Marvel Comics, pubblicò il suo primo fumetto, “Capitan America”, che firmò con lo pseudonimo di Stan Lee.
In breve tempo da scrittore di fumetti diventò sceneggiatore di fumetti, e dopo aver partecipato alla Seconda Guerra Mondiale, Martin Goodman, il suo capo redattore, gli affidò il compito di creare una nuova squadra di supereroi per rivaleggiare la ‘Justice League’ della DC Comics. Il resto è storia.
La gente, però, lo conosce soprattutto per i suoi cammei presenti in ogni film della Marvel.
Uno dei più famosi è quello di “The Amazing Spider-man”. Stan Lee interpreta un bibliotecario, che riordina dei libri , ignaro per via degli auricolari, della battaglia tra Spider-man e Lizard, che si svolge dietro di lui.
Ma non era solo un bravo fumettista e attore, era anche una persona fantastica e simpatica.
Il suo umorismo e modestia lo rendevano una persona ancora più speciale, quindi vi lasceremo con delle sue frasi.
“Sono stato molto fortunato. Tutto quello che volevo era pagare l’affitto. Poi questi personaggi hanno spopolato e di colpo c’erano tazze di Hulk e sacchi per il pranzo di Iron Man e felpe degli Avenger dappertutto. I soldi sono ok, ma quello che mi piace davvero è lavorare.”
”Certa gente dirà, ‘Perché leggere un fumetto? Soffoca l’immaginazione. Se leggi un libro immagini com’è la gente. Se leggi un fumetto, te lo mostra.’ L’unica risposta che possiamo dare è, ‘Puoi leggere un copione di Shakespeare, ma vuol forse dire che non vorresti vederlo dal vivo?”