a cura di Alessia Trasacco – classe III/C – scuola secondari a di I grado –
Apro le tende, tutto è imbiancato e i fiocchi di neve continuano a scendere, determinati ma silenziosi. Davanti a me si presenta un’immagine tipica dell’ inverno. Guardo il calendario: è marzo! È da poco iniziata la primavera ma, in questo periodo, sembra non stupirmi più nulla. Tutto sembra surreale: chi si sarebbe mai aspettato di vivere questa situazione ? Il mondo è cambiato da un giorno all’ altro, passando dal : ‘’ Ci rivediamo domani’’ al ‘’ Non so quando ci potremmo rivedere’’. È così strana la vita! Le giornate non sembrano finire mai, la casa è diventata anche la scuola, la palestra …. e il PC è diventato il volto del tuo compagno, del tuo professore, dello zio, della nonna …. Non ho la più concezione del tempo: è mattina, poi sera: è come se vivessi in un limbo dove il mondo è rimasto bloccato. Oggi è domenica e di solito, in questa giornata di riposo, prima dell’ inizio di una nuova settimana, si esce all’ aria aperta, insieme alla propria famiglia, ma in questo periodo bisogna cercare un’ alternativa . Quindi ho deciso cosa fare: insieme a mio fratello riordineremo , più approfonditamente, le nostre camerette. Abbiamo iniziato dagli armadi che erano un vero caos ! Poi abbiamo proseguito sistemando le nostre scrivanie. Stavo sistemando i miei libri ( che ormai hanno preso vita propria) quando spunta in mezzo ad essi una foto: non la vedevo da tanto, l’ avevo dimenticata ormai. L’ho osservata a lungo mentre ripercorrevo , con i ricordi, la giornata in cui era stata scattata . La foto ritraeva una giornata di settembre di molti anni fa, quando io ero ancora una bambina. Era il 2 ottobre, il giorno della Festa degli Angeli, una ricorrenza molto importante per gli angelani e mia madre decise di immortalarla scattando quella foto . Io ero seduta su una panca, accanto ad un tavolo lungo con sopra tanto cibo , portato da noi e da altre famiglie , che avevamo condiviso.
Quando l’ ho vista mi ha suscitato un senso di nostalgia: ho riflettuto sul fatto che a volte si dà poca importanza a certe cose ,come una domenica fuori al parco, con tante persone intorno con cui poter parlare, giocare, mangiare. Sicuramente assumono un valore diverso adesso che per uscire bisogna avere “una giusta causa”, adesso che fare un giro intorno casa “è un’azione” da eseguire con cautela perché non devo superare i 200 metri. Da questa esperienza sicuramente imparerò ad apprezzare ogni momento di svago con la famiglia e gli amici.
Non avevo considerato il valore della mia libertà , e adesso mi manca, ma capisco anche l’importanza di questo sacrificio.
“Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci domani, fermiamoci oggi per correre più veloci domani”: l ‘ha detto il presidente del consiglio Giuseppe Conte e spero sia così molto presto.