a cura di Giulio Santilli – classe I/A – secondari di I grado –
A casa mia durante la quarantena c’è un po’ di confusione.
Innanzitutto dobbiamo alternarci i computer, perché mamma e papà lavorano da casa e quindi devono parlare con i colleghi, mentre io e mia sorella Matilde li dobbiamo alternare per le videochiamate di classe con i prof o le maestre.
Mia sorella a volte non vuole mangiare, è spesso nervosa per la situazione ,un po’ come tutti. Io sto tutto il giorno a fare i compiti perché in questi ambienti mi distraggo facilmente ,il che sembra buffo, perché dovrei essere più concentrato ma mi risulta stranamente più difficile. Per fortuna io non ho tanto il problema dell’andare fuori, dato che ho il giardino, quindi ogni tanto mi accade di uscire solo che con me viene in giardino anche mia sorella che vuole decidere lei cosa fare, perciò diventa un po’ noioso. Come avrete già capito lei tende un po’ a comandare, tra l’altro è anche più piccola di me; quando decide di fare le videochiamate con le sue amichette mi urta parecchio ,fa una gran confusione e non riesco neanche a sentire la mia voce mentre leggo o ripeto. Io abito a Cannara, sto lontano dai miei amici,dai miei nonni, da tutto ma in questo momento l’essere isolati ci aiuta molto e ci protegge. Ogni tanto scendo giù a vedere che combinano i nostri gatti, la tv non si può sentire: è sempre lì a dare brutte notizie!
I quadretti familiari del periodo di quarantena non sono belli,sono tesi, sono pieni di preoccupazioni per quello che accade fuori,tristi e ripetitivi, le nostre giornate grigie si assomigliano tutte. Le scene di vita familiare dovrebbero essere diverse, piene di colore e allegria,di sole,di mare ,di amici e di avventure.
Di positivo in tutto questo c’è solo lo stare insieme con i miei genitori, che solitamente corrono sempre per lavoro e stanno con noi solo il fine settimana;ecco, di bello c’è questo…… ma speriamo non duri troppo.