//SIAMO TUTTI UGUALI

SIAMO TUTTI UGUALI

di | 2023-03-04T19:26:23+01:00 4-3-2023 19:26|Alboscuole|0 Commenti
Pistillo Martina classe V C. Mercoledì  01/02/23 insieme alla mia classe ci siamo recati presso l’auditorium  della scuola “Pasquale Cafaro”, per assistere ad uno spettacolo sul tema della Shoah, che raccontava di un’amicizia interrotta dalle leggi razziali. La narrazione si è sviluppata intorno alla storia di due compagne di scuola che frequentavano il primo anno di scuola media e intorno alla figura di un professore che apprezzava e stimava l’operato di Benito Mussolini. Le due ragazze, apparentemente sembravano molto diverse, una seria e studiosa di origini ebree e l’altra burlona di origine cattolica, ma non molto interessata allo studio. Con il passare del tempo sono diventate grandi  amiche, nonostante la disapprovazione di molte persone. Prima del 1938, l’anno in cui sono entrate in vigore le leggi razziali, il professore, simpatizzava per la ragazzina ebrea in quanto considerata più studiosa, assumendo atteggiamenti più duri verso l’alunna cattolica meno volenterosa. Con l’entrata in vigore delle leggi razziali, il professore mutò il suo atteggiamento, rivolgendo il suo astio nei confronti della ragazzina ebrea. In seguito, le due amiche vennero separate perché l’introduzione di una legge razziale, stabilì, che gli ebrei non potevano frequentare le scuole comuni. Quello che più mi ha colpito di questo spettacolo teatrale è la cattiveria dell’uomo che ha perseguitato il popolo ebraico perché considerato diverso e inferiore, negandogli ogni diritto. Due studentesse, molto amiche fra loro, sono state separate perché i principi di uguaglianza sono stati cancellati con l’introduzione delle leggi razziali. Purtroppo in seguito a queste leggi, il popolo ebraico è stato sterminato ed ha subito violenze che provocano dolore. La cosa ancora più brutta è che l’autore di questi gesti orribili è proprio l’uomo che si è sentito superiore ad un suo simile. Questo pensiero non è corretto perché siamo tutti uguali e dovremmo avere gli stessi diritti. Nonostante questi tristi avvenimenti, devo dire che l’uomo non ha proprio imparato dai suoi errori. Ancora oggi si parla di disuguaglianza e di privazione dei diritti umani anche se in situazioni diverse. Nel racconto teatrale ad esempio è emersa la non correttezza del professore che ha avuto preferenze verso uno studente più studioso rispetto ad uno meno studioso. Anche se situazioni simili esistono ancora oggi, mi auguro che si arrivi presto a capire che davvero non ci sono distinzioni fra esseri umani.