“Siamo tutti diversamente unici” sono state le parole della Dirigente scolastica dell’I. C. “G. Calò” con cui, tutti insieme, abbiamo dato il via al convegno sulla giornata mondiale delle diversità. Lo scopo di questa giornata è stato quello di sensibilizzare ed educare la società nei confronti di persone con delle disabilità, affinché queste vengano accettate ed incluse all’interno della Comunità. È necessario abbandonare e liberarsi da barriere fisiche e mentali e convincersi di appartenere tutti alla stessa razza: “quella umana”. Dopo il discorso della preside si è subito esibito il coro diretto dalla prof.ssa Palmitesta sulle note di “A modo tuo”. Contestualmente cantavano e traducevano le parole nella lingua dei segni; è stato un momento davvero commovente e già prima della fine della canzone, il pubblico si è alzato applaudendo fragorosamente.
A seguire, ogni insegnante ha presentato il progetto svolto con la propria classe, partendo dalla scuola dell’infanzia e concludendo con i ragazzi della scuola secondaria di I grado. I bambini della scuola dell’infanzia hanno inventato una storia che raccontava l’avventura del pesciolino nero: Guizzino, che insieme a altri pesci “diversi” da lui ha sconfitto il tanto temuto tonno. Gli alunni di prima e seconda elementare hanno costruito degli aeroplani di cartone, indossati poi sfilando per le vie del paese; il tema era “tutti a bordo”. Dei bambini di terza, quarta e quinta elementare, alcuni, da bendati, hanno svolto il laboratorio tattile in classe e nei corridoi della scuola, affinché potessero capire e conoscere le difficoltà dei non vedenti e le loro necessità. Altri invece hanno collaborato con i ragazzi dell’Anffas impastando e infornando biscotti. Di sottofondo alla presentazione di questo lavoro è stata montata la canzone “La stessa” di Alessandra Amoroso, nel mentre intonata anche dagli alunni e dal pubblico. Per finire è stato montato il progetto svolto da noi ragazzi delle medie: laboratorio di teatro, arte e cucina con i ragazzi dell’Anffas. Durante le varie presentazioni, ci sono stati degli interventi di notevole importanza, di alcuni ospiti “speciali”. Michele Pacciana, giornalista locale che ha lavorato per TV, programmi e giornali nazionali, ci ha spiegato quanto il suo handicap è stato per lui motivo di stimolo e quanto la tecnologia ed in particolare la macchina da scrivere lo abbia portato a diventare quello che è oggi.
“Un muretto a secco è formato da pietre di forma e dimensione diversa; insieme costruiscono un muro forte e solido che diventa patrimonio dell’umanità”. Questa è la metafora, con cui, il dottor Coppi, un medico dello O.S.M.A.I.R.M., ci ha fatto capire l’importanza dell’inclusione sociale dei disabili da parte della comunità. Il sindaco ci ha ricordato che la giornata delle disabilità non deve essere celebrata solo il 3 dicembre, ma tutto l’anno, in modo che far parte del mondo tutti allo stesso modo diventi un fatto culturale.
Ospite speciale è stato Manuel De March, che ci ha raccontato della sua vita e di come la trisomia 21 lo abbia reso un ragazzo dalle doti impareggiabili. Noi alunni abbiamo conosciuto Manuel già nella mattinata quando ci ha parlato dei successi che ha raggiunto, come: la vittoria nei tornei di bocce e di piscina ed essere stato nominato ALFIERE DELLA REPUBLICA. Con tutti questi traguardi ha collezionato ben 170 medaglie, dimostrandoci, così che nella vita niente è impossibile.
Dopo questa giornata, ci sentiamo tutti (o almeno secondo me) più ricchi; so che il valore dell’umanità non si trova scritto sui libri ma, certamente, noi del plesso Calò lo impariamo anche nella nostra scuola.
“Non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi”: queste sono parole pronunciate dal Piccolo Principe.
Alessandro Cellamaro