//SIAMO CIRCONDATI DA TANTE MERAVIGLIE…UNA GIORNATA IMMERSI NELLA NATURA CON LA MACCHINA FOTOGRAFICA – PRIMA PUNTATA

SIAMO CIRCONDATI DA TANTE MERAVIGLIE…UNA GIORNATA IMMERSI NELLA NATURA CON LA MACCHINA FOTOGRAFICA – PRIMA PUNTATA

di Gianpaolo  Colapinto- classe IVG-

E’ arrivata la bella stagione e mi è venuta  voglia di andare per boschi e campi a cercare i meravigliosi animali del nostro territorio. E’ mattino presto, armato di macchina fotografica, sono partito per trascorrere la mia giornata in natura.

La giornata comincia proprio bene, infatti, pochi minuti dopo la partenza, nel bel mezzo della campagna, ho avvistato la “Ghiandaia Marina Europea” (la potete ammirare nelle prime due foto), un uccello non proprio facile da avvistare, con delle caratteristiche davvero meravigliose. Il petto e il ventre sono di colore azzurro turchese, come pure il capo, mentre il dorso appare tinto di castano chiaro, eccetto il codrione e la parte superiore della coda che sono di colore blu verdastro, con le piume rette centrali brune. In volo le ali sono molto appariscenti, di colore blu, con bordi neri.

Con l’arrivo della primavera, le ghiandaie marine abbandonano il loro territorio invernale in Africa e si dirigono verso l’Europa,  dove stabiliscono anno dopo anno il loro territorio di riproduzione e nidificazione. Il loro arrivo coincide con l’inizio della primavera.

Euforico per questo incontro inaspettato, mi dirigo in un boschetto di querce, alla scoperta della vita sotto i sassi.

La giornata sembra essere propizia, accendo la macchina fotografica e comincio a sollevare i sassi. Subito, alzato il primo sasso, mi imbatto in un animale davvero bello, ma allo stesso tempo da trattare con molta cautela, la “Scolopendra cingulata italiana” (nella seconda foto al centro, a sinistra). La Scolopendra cingulata è la più importante specie europea, distribuita lungo tutta la regione mediterranea compresa l’Africa. Questa si presenta solitamente di un colore brunastro, con la testa e l’ultimo segmento del tronco di colore rosso. Le sue dimensioni arrivano a 10–15 cm di lunghezza e sopravvive predando insetti e altri invertebrati. La scolopendra cingolata è da considerarsi un animale relativamente innocuo per l’uomo,  sebbene il suo morso piuttosto doloroso.

Le scolopendre sono organismi abbastanza comuni ed è possibile trovarli in zone ombreggiate quali parti inferiori di sassi e foglie morte, grotte, foreste e persino l’interno di case. Il primo paio di zampe è ripiegato ad uscire sotto la testa e modificato a formare uncini, detti forcipule, velenosi con cui uccide le prede.

Continuando la mia ricerca sotto i sassi, trovo il comunissimo “Scorpione italiano” (nella seconda foto, al centro, a destra), Lo scorpione italiano è uno scorpione della famiglia Euscorpiidae distribuito in Europa  e in Nord Africa. Può raggiungere i 50 mm e l’habitat è rappresentato soprattutto da vecchie mura, pietraie e legnaie, dove trova rifugio in buchi, anfratti e crepe. È tuttavia reperibile anche nei campi erbosi e sotto le pietre nelle zone montuose. Questa specie di scorpione si può trovare nelle case situate in zone boscose. Raramente questo animale punge, ma disponendo di una dose di veleno molto ridotta, la puntura nell’uomo causa solamente un dolore intenso e passeggero, simile a quello causato dalle punture di vespe e api.

Soddisfatto di tutto quello che ho visto, ma con ancora tanta voglia di scoprire, continuo nella mia ricerca, imbattendomi nelle “Termiti” (nella terza foto, in basso a sinistra),insetti terrestri dalle caratteristiche molto complesse. Siccome ci sarebbe da dire davvero tanto su questo animale veramente unico e speciale, vi invito a documentavi in modo più dettagliato su un’enciclopedia specializzata. Dico solamente che le termiti hanno una importanza ecologica molto grande, infatti le queste  sono organismi xilofagi (cioè mangiano il legno); la loro importanza ecologica dipende dal fatto che l’equivalente di un terzo di tutta la materia prodotta ogni anno dalle piante viene divorata da loro. In un ecosistema terrestre, la produzione di materia vivente è pressoché ininterrotta, e se essa non venisse demolita con una velocità correlata a quella con cui viene formata, dopo poco tempo il sistema entrerebbe in crisi, perché verrebbero a mancare sia lo spazio per i nuovi organismi, sia i materiali per continuare la produzione. La distruzione del legno, delle altre parti vegetali e degli altri residui organici, assicura la liberazione di nutrienti nel terreno che, in tal modo, diviene fertile.

La giornata sta per volgere al termine, ma prima di entrare in macchina per tornare a casa, vengo attratto dal comunissimo “Dente di leone gigante” o taràssaco comune  o soffione (nella terza foto, in basso a destra). Questa pianta mi affascina molto per due motivi. Il primo è il modo in cui diffonde i propri semi. Infatti i semi sono trasportati dal vento grazie alla loro forma simile ad un paracadute che li fa viaggiare in luoghi a grandi distanze, dove poi si posano per germinare.

Il secondo motivo è perché mi fa ricordare il film “Io Leonardo”, visto al cinema con i miei compagni di classe. In particolare mi fa pensare a come spesso la natura ispira le invenzioni dell’uomo, in questo caso il paracadute di Leonardo Da Vinci.