Shein è una delle piattaforme di moda online più grandi al mondo, con una vasta selezione di abbigliamento, accessori e articoli per la casa a prezzi convenienti. Tuttavia, la sua crescita esplosiva e il suo modello di business hanno sollevato serie preoccupazioni riguardo ai suoi impatti ambientali. Uno dei problemi associati a Shein è il suo contributo alla crisi dei rifiuti tessili. La produzione su larga scala e il rapido cambio delle mode portano a una produzione eccessiva di vestiti, molti dei quali finiscono in discarica dopo essere stati indossati solo poche volte. Questo modello di consumo veloce crea un’enorme quantità di rifiuti tessili non biodegradabili, che possono impiegare centinaia di anni per degradarsi completamente. Inoltre, la produzione di tessuti e abbigliamento richiede una quantità significativa di risorse naturali. Ad esempio, la coltivazione di cotone può richiedere un uso intensivo di acqua e pesticidi, mentre la produzione di tessuti sintetici come il poliestere comporta l’utilizzo di petrolio e altri prodotti chimici. Anche i processi di tintura e finitura dei tessuti possono avere impatti negativi sull’ambiente, come l’inquinamento delle acque e il consumo di energia. Il trasporto globale dei prodotti acquistati su Shein rappresenta un impatto ambientale significativo. La spedizione di merci utilizza grandi quantità di carburante fossile e genera emissioni di gas serra che contribuiscono al cambiamento climatico. In risposta a queste preoccupazioni alcuni consumatori stanno cercando alternative più sostenibili per soddisfare le loro esigenze di moda, come l’acquisto di capi di seconda mano, il supporto a marchi che adottano pratiche sostenibili o la scelta di materiali biologici e riciclati.