//“SENZA MUSICA LA VITA SAREBBE UN ERRORE”

“SENZA MUSICA LA VITA SAREBBE UN ERRORE”

di | 2019-05-10T16:42:28+02:00 10-5-2019 16:30|Alboscuole|0 Commenti
I giorni 6 febbraio e 10 marzo 2019, presso le sedi delle librerie Feltrinelli di Bari e Skribi di Conversano, la nostra Preside, dottoressa Marilena Abbatepaolo, ha presentato il suo libro di poesie “Partitura in versi”.
Non sono mancati gli amici illustri che hanno voluto accompagnarla in entrambe le occasioni: la violoncellista Isabella Lioni, il sindaco di Conversano avv. Pasquale Loiacono, l’assessora Silvia Godelli, il giornalista Onofrio Pagone, lo psicologo Decio Calò Carrisi, il filosofo Pierangelo di Vittorio. Gli interventi si sono intercalati alla lettura di alcune delle poesie presenti nel libro, interpretate splendidamente dagli attori pugliesi Antonella Carone e Vito Lopriore.
I libri sono qualcosa di meraviglioso, che noi studenti del liceo classico amiamo più di ogni altra cosa. La nascita di un nuovo libro è sempre una festa di battesimo e ogni volume di poesie sembra sempre composto di un qualche fluido corporeo: lacrime, sangue, sudore; ogni silloge poetica è quasi un pezzo del poeta medesimo, la pelle, un ventricolo, una mano, un occhio, le labbra. Della nostra Preside questo libro sembra essere uno dei cinque sensi: l’udito perduto e, con esso, i suoni della natura, le voci amate, la nostalgia della musica. “Partitura in versi” riporta una musica che lei possa ancora ascoltare, non solo, anche condividere con gli altri. Le note che lei suona sono parole, a cominciare dal titolo, appunto. A noi è sembrato un diario di vita, dove si celebra la felicità, ma anche il dolore patito. Nel libro sono presenti stralci della storia dell’autrice, che nel corso della sua vita ha trasformato i suoni del mondo in parole. Un libro vero, sincero, come solo una donna sa essere.
Marilena Abbatepaolo condivide con il pubblico la sua commovente esperienza, raccontando che, all’età di 17 anni, per una malattia ha cominciato a perdere l’udito, che l’abbandona definitivamente all’età di 28 anni: una malattia terribile, da lei trasformata in un bene prezioso.  Perché è proprio grazie ad essa, in quel momento, che lei ha trovato la sua più fedele compagna: la scrittura, il suo rifugio quando si è sentita sola e lontana dal mondo. Racconta della sua perdita come di un punto di partenza per ricominciare a vedere e a sentire la bellezza nelle piccole cose, scoprendone l’essenza più riposta dietro i rumori del quotidiano tran tran.
“A volte, correndo nella vita ci dimentichiamo delle emozioni; noi siamo poesia, noi siamo musica…”: con questo pensiero, la dottoressa si è sentita in dovere di restituire quelle emozioni che non provava più ormai da tempo e che l’avevano condotta a sprofondare nel silenzio assoluto.
Nel corso delle presentazioni sono state lette alcune poesie. Una di queste ha toccato l’animo di ognuno di noi: “Abbraccio di meridione”, dove ogni pulsione, ogni emozione, ogni pensiero viene sviscerato dall’autrice, che regala meraviglie in ogni verso. In particolare, con questa poesia ella vuole rendere omaggio alla madre scomparsa.
“Partitura in versi” è la prova di una storia da prendere come esempio e da usare come bussola nella vita di tutti i giorni. A noi ragazze innamorate della scrittura ha insegnato il senso di un’operazione positiva: se si scrive, non dev’essere per ammorbare il nostro prossimo con patemi e malumori, troppo grandi per esser contenuti nei nostri cuori adolescenti, troppo piccoli per essere trasformati in arte, ma per irradiare gioia e positività. Scrivere non è solo per se stessi, ma è un modo per avvicinarsi agli altri. Si deve scrivere per se’ e per gli altri. Per ritrovare il bello e il bene nascosto in ogni granello di sabbia, sulla grande spiaggia della vita, e per farne dono.
Marilena Abbatepaolo è una donna forte e coraggiosa e ci sembra che la sua saggezza  travalichi il confine di ogni disciplina ed arte. Il dolore, l’accettazione, il coraggio: una storia che stringe il cuore, commuove, rapisce. La vita toglie, la vita dona.
Con questa silloge di poesia, la nostra Preside Marilena ci invita a connetterci con la sua anima e a trovare la musica e le vibrazioni che sono presenti in ognuno di noi.
Roberta Gallo, Rosemary Radogna, Martina Variale, II C LC