di Annamaria Caramico quinta A Se fossi stata una bambina greca mi sarebbe piaciuto vivere a Sparta perché a sette anni avrei potuto imparare a fare ginnastica e a mantenere il corpo in forma. Avrei vissuto in una famiglia non tanto povera e avrei avuto una sorella di due anni in meno di me. Insieme avremmo giocato al girotondo, al gioco del cavalluccio, avremmo avuto anche un giardino con due altalene, una per ognuna di noi. Solitamente avrei indossato il peplo, cioè un abito lungo con sopra un mantello e ogni giorno avrei creato delle nuove acconciature per i miei capelli. Nelle belle giornate sarei potuta andare al teatro a vedere come si esibivano gli attori greci. La mia dea preferita sarebbe stata Atena perché era la dea della guerra, della pace, delle arti, della scienza e della saggezza. Ogni sera avrei pregato gli dei sperando che il giorno seguente non sarebbero accadute cose brutte. Infine avrei assistito alle prime olimpiadi con la mia famiglia indossando degli abiti eleganti.
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