Mi chiamo Vincenzo e nacqui nel 1779, a Bagnara (in Calabria) da Paolo Florio e Giuseppina Saffiotti. Quando ero ancora piccolo, i miei genitori, insieme allo zio Ignazio, si trasferirono a Palermo e lì aprirono una drogheria dove vendevano il cortice, una spezia che era in grado di curare la malaria. Col passare degli anni, conobbi Giulia Portalupi e con lei ebbi tre figli: Angelina, Giuseppina e, finalmente, un maschio: Ignazio Florio. Sposai Giulia, l’amore della mia vita, solo dopo la nascita dei nostri figli. Dopo la morte di mio padre e del mio caro zio, io divenni l’erede della fortuna imprenditoriale della mia famiglia.
Il 1833 è una data molto importante nella mia vita! Fondai a Marsala il Baglio e la Cantina Florio. All’inizio l’attività non fruttò molti guadagni, ma poi grazie alle esportazioni di vino degli imprenditori inglesi, come Whitaker e Woodhouse, prese piede. Come simbolo del nostro stabilimento vinicolo scelsi un maestoso leone che beve acqua intrisa del chinino. Col passare degli anni, grazie a mio figlio Ignazio senior, il vino Marsala divenne famoso in tutto il mondo.
Nel 1841 mi dedicai alla tonnara di Favignana e lì ebbi l’idea geniale della produzione del tonno in scatola. Avendo un buon fiuto per gli affari acquistai tre navi: la mia flotta!
Nel 1864 venni anche nominato Senatore del Regno d’Italia. Per farla breve io conquistai un riconoscimento dietro l’altro. Ebbene, sì!
Ho vissuto una vita piena di avventure!
Francesco S., Classe 2 E