//SCRITTORI SI NASCE

SCRITTORI SI NASCE

di | 2019-02-17T17:40:51+01:00 17-2-2019 17:40|Alboscuole|0 Commenti
di Lucia Portanova  –  Come lo scorso anno la nostra scuola ha partecipato alla staffetta di scrittura creativa a cura dell’associazione BIMED. L’esperienza è stata positiva per i ragazzi e per i docenti anzi direi ancora più positiva dello scorso anno. Intanto, come contemplato dallo stile di una staffetta, l’esperienza ha permesso ai ragazzi di avere percezione e conoscenza di altre scuole: ogni volta che si leggeva un capitolo gli alunni mi chiedevano la provenienza dei compagni “autori” del capitolo ed io maestra di italiano ero curiosa di conoscere la collega o le colleghe impegnate nella scrittura del capitolo. Ma la cosa assolutamente formativa è stata la possibilità di realizzare veri e propri “Laboratori di scrittura”.  I ragazzi leggono i capitoli pubblicati, quindi sono a conoscenza dei personaggi, dei luoghi, dei tempi, dei fatti, dello stile di ogni capitolo che analizzano secondo canoni a loro noti. Quando arriva il momento di diventare “autori” di un capitolo (quest’anno avevamo la missione di scrivere il capitolo 8 del libro), vengono in possesso della penna dello scrittore (una comune penna con l’involucro dorato) e alternandosi inventano sequenze narrative, descrittive, dialogiche, riflessive decise di volta in volta dal docente moderatore. Ciascuna sequenza viene poi riportata dall’alunno “scrittore” sulla LIM e diventa oggetto di revisione ortografica, morfologica e sintattica da parte di tutti.  L’ultimo step è rappresentato dalla lettura/correzione di tutte le sequenze compositive del capitolo e del passaggio dello stesso sulla piattaforma BIMED. Naturalmente ogni sequenza diventa oggetto di riflessione e valutazione da parte degli alunni e del docente.  Una volta pubblicato, il capitolo è occasione di attività di letto-scrittura, come si fa per tutte le letture tratte dal libro di classe in adozione, con la differenza che questa lettura, assolutamente inedita, è il risultato per i ragazzi di un lavoro di cooperazione, di creatività, di esercizio e abilità linguistica e perché no di grande orgoglio.  Lo stesso capitolo, con l’ausilio di docenti specializzati e di genitori particolarmente sensibili e competenti viene sintetizzato e tradotto nel linguaggio CAA e diventa così veicolante per tutti gli alunni e magari occasione di una “messa in scena” singolare e cooperativa.