di Camilla De Nigris e Alessia Porro II G
Lo scautismo è un movimento internazionale che ha come fine la formazione fisica morale e spirituale dei ragazzi.
Nacque da un’intuizione del tenente generale inglese Lord Robert Baden Powell che fondò il movimento nel 1907 in Inghilterra. Un movimento che continua a crescere di anno in anno e che oggi conta quaranta milioni di iscritti in tutto il mondo.
Il simbolo di riconoscimento degli scout è il giglio, simbolo di purezza e di lealtà che tutti gli scout portano cucito sulla tasca della camicia in corrispondenza del cuore. È un giglio a tre punte che simboleggiano i tre punti fondamentali della promessa scout. Allo stesso modo anche il saluto scout riprende il simbolo del giglio: il pollice sul mignolo rappresenta il più forte che protegge il più debole, mentre le alte tre dita sollevate verso l’alto, rappresentano i tre punti fondamentali della promessa scout.
Ogni associazione scout si divide in branche: i lupetti, dove i bambini dagli 8 agli 11 anni si riuniscono e svolgono attività per lo più di gioco, calandosi nell’atmosfera e nell’ambientazione de “Il libro della Giungla” di R. Kipling; gli esploratori: ragazzi dagli 11 ai 16 anni chiamati a vivere in pienezza avventure all’aria aperta e a mettere in gioco tutte le competenze necessarie per piccole sfide di sopravvivenza; i rover: ragazzi dai 16 ai 20 anni chiamati a mettere a servizio degli altri il proprio tempo e le proprie competenze, osservando la società e tentando di migliorarla con piccoli gesti di solidarietà.
La prima branca ad essere stata costituita è stata la branca degli esploratori, che sono divisi in pattuglie ovvero piccoli gruppi con nomi di animali.
Tutti gli scout sono riconoscibili dalla loro uniforme: ovvero pantaloni di velluto verdi, una camicia marroncina, una cintura con la fibbia associativa, calzettoni verdi e alti e in fine un cappellone marrone.
Sulla camicia ci sono dei distintivi, che sono: la targhetta con il nome dell’associazione, una con il simbolo della regione con sopra scritto il nome della città, una con il nome della pattuglia e poi ci sono delle targhette verdi: due se sei capo pattuglia una se sei vice capo. Poi ci sono le specialità che si conquistano superando delle prove. Sulla tasca destra, ovvero sul cuore, c’è il giglio mentre sulla manica sinistra ci sono dei distintivi che indicano la tua progressione.
Nel movimento scout ci sono diverse associazioni tra cui l’Assoraider a cui noi apparteniamo.
Ogni anno in estate partiamo per un campo estivo, solitamente in montagna, dove con l’aiuto dei nostri capi montiamo le tende e realizziamo la cucina con pali e corde.
Durante la settimana, facciamo lunghe uscite, ma in compenso arriviamo in posti fantastici: come ad esempio quest’anno, dopo chilometri e chilometri di cammino e guado di un fiume siamo arrivati vicino ad un lago, dove abbiamo celebrato la messa e abbiamo visitato un museo naturalistico.
Ogni anno tutti gli scout di una stessa associazione ma di città diverse si incontrano in due diverse occasioni: l’apertura dell’anno, solitamente tra ottobre e novembre; il “San Giorgio”: un raduno che si svolge in primavera, in cui si svolgono sfide e gare tra i partecipanti in onore proprio del Santo protettore di tutti gli esploratori.