di Bruno Toscano, 5 AP – IIS. G. da Catino di Poggio Mirteto
Venerdì 15 marzo 2019 a Roma, migliaia di giovani hanno affollato Piazza Mandonna di Loreto per manifestare contro i cambiamenti climatici, sulle orme della svedese Greta Thunberg, che ha dato inizio ai Fridays For Future.
Greta Thunberg è una ragazza svedese di 16 anni.
Da agosto 2018 tutti i venerdì salta la scuola piazzandosi di fronte al parlamento svedese con un cartello di cartone: ‘Sciopero della scuola per il clima’. Il suo nome è diventato famoso per i suoi interventi in conferenze internazionali proprio su questo argomento. Ha partecipato alla COP24 (1) a Katowice in Polonia. È intervenuta al forum economico annuale del 2019 tra il 22 e il 25 gennaio a Davos in Svizzera (2). Il 21 febbraio si trovava a Bruxelles in una delle sedi della Commissione europea pronta per un altro intervento davanti al Presidente della commissione Jean-Claude Junker (3). Il 22 febbraio invece si trovava a Parigi accanto agli studenti francesi che protestavano per la stessa causa. Greta, ancora oggi, continua imperterrita e testarda nel portare avanti il suo progetto. Ma quali sono i suoi punti di riferimento? Per quanto ne sappiamo, solo ed unicamente la scienza: il Rapporto dell’IPCC (4) e gli accordi di Parigi (5).
Migliaia di ragazzi in tutto il mondo hanno ascoltato e capito il messaggio di Gretha. Ad oggi sono nati e stanno crescendo molto rapidamente(i) su Instagram e Facebook sotto il nome di FFF ovvero Fridays For Future (venerdì per il futuro), decine e decine di gruppi che vogliono imitare il suo gesto.
Venerdì 15 marzo 2019 è avvenuto lo sciopero globale degli studenti per il clima al quale hanno partecipato gli studenti di quasi tutte le regioni. La Manifestazione, svoltasi a Piazza della madonna di Loreto (con i Fori imperiali davanti e la facciata sinistra del Vittoriano dietro), sarebbe dovuta cominciare alle 11, ma le persone erano numerose già alle 10,30. Alle 11 la piazza era gremita e alle 12 lo spazio non c’era più. Le persone si raggruppavano anche fuori dalle transenne e invadeva lo spazio adibito al palco. Studenti davvero di tutte le età a partire dalle elementari (accompagnati dalle maestre) fino agli Universitari.
Per cominciare hanno cantato due giovani artisti:
Petruz e Emma Gabriele. (++) un paio di brani a testa. Dopo di che Riccardo Nanni (uno dei tanti organizzatori) introduce brevemente FFF . Un movimento spontaneo che approva vivamente le posizioni di Greta Thunberg e vuole portare un cambiamento.
A dare valore a questa giornata, oltre che
la partecipazione massiva
degli studenti di Roma (circa
30.000 stando alle parole di Riccardo Nanni in onda sul programma ‘kilimangiaro’
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2289220337800818&id=221283401261199 video della dichiarazione), è stato l’Intervento di
Mario Tozzi (6). Chiede scusa a nome di tutti quelli che finora non hanno manifestato per quella che si è rivelata ‘la crisi più grande del pianeta’, a nome di tutti quelli che hanno ignorato il problema, a nome di tutti gli operatori dell’informazione che, seguendo ‘la regola aurea del giornalismo, sanno che fa più notizia l’uomo che morde il cane’, hanno fatto finta di nulla e dato importanza a chi negava l’evidenza. Mario Tozzi si scusa a nome dei politici che continuano ad usare un sistema produttivo inadeguato, devastante per l’ecosistema, a nome di quegli ‘idioti che non vogliono capire che non c’è valore economico se non c’è valore naturale’ e che non è possibile incrementare all’infinito le risorse naturali, poiché esse sono un capitale esauribile. Si scusa a nome di chi ancora non agisce per ignoranza o per interessi. Critica il presidente degli USA, Donald Trump, il quale potrebbe ‘eliminando le tre bombolette di lacca che usa per i suoi capelli, dare un contributo alla causa’, e gli scienziati che si trovano dalla parte sbagliata. Si scusa con chi vive nella parte povera del mondo, poiché noi dei paesi sviluppati possiamo abbassare il condizionatore e sentire meno caldo, ma sono loro che subiscono gli effetti collaterali del nostro sviluppo. Sono loro poi ad essere costretti ad emigrare e non è troppo difficile capire il perché. Si scusa anche perché avrebbe voluto partecipare prima, ma ora è disposto, anzi vuole darci il suo appoggio.
Fino alle 11,30 vengono letti brevi brani dell’IPCC e ogni intervento tra un brano e l’altro è di uno studente di grado maggiore rispetto al precedente.
Alice, una bambina delle elementari, ha un messaggio per Greta. La vuole ringraziare per aver cominciato lo sciopero nel suo paese, grazie al quale molte persone hanno smesso di ignorare il problema. Le industrie dovrebbero smetterla di funzionare a carbone e cominciare a usare l’energia di luce e vento e le macchine dovrebbero essere elettriche. Vuole far sapere a Greta che non è sola, che è questa l’Europa che le piace e la vuole ringraziare per essere stata così coraggiosa.
Luca Franceschetti, studente universitario sottolinea come adesso sia dovere dei giovani agire per cambiare le cose.
Jan, una ragazza belga, forse di quello che per noi è il liceo, che si presenta come rappresentante delle scuole di Bruxelles – una delle tante studentesse che vedono il problema e cercano, come Greta di risolverlo – parla di chi si sente in colpa mangiando carne , e dice che infatti non è necessario. Arrivando in piazza da via del Corso si vedono cartelli su cui si legge che “per produrre 1 kg di carne vengono usati 15000 litri di acqua” e che per migliorare le cose potremmo usare i trasporti pubblici al posto delle nostre autovetture. Ci si chiede come sia possibile andare contro la salute, contro la felicità, mentre si dovrebbe investire sulle fonti energetiche rinnovabili e si risponde che se ciò non si sta avvenendo è perché ci sono forti interessi.
Antonello Pasini (7), fisico del clima del CNR . Dichiara di essere con noi in questa manifestazione. Ringrazia i giovani e
dice: “Ci avete svegliato”. Accenna al problema delle bolle mediatiche su internet (quel fenomeno per cui ciascuno vede solo ciò che già sa) e di come sia difficile qui discernere le notizie attendibili. Afferma la necessità che il risultato/il dato scientifico passi chiaramente, penetri la cortina di disinformazione per creare consapevolezza e suggerisce, proprio nel web, uno strumento per orientarsi nel mondo delle notizie, per esempio cita Google Scholar attraverso il quale possiamo verificare se veramente l’autore della notizia fa ricerca. Non manca di mettere in chiaro i ruoli tra scienziati affermando: “un fisico nucleare non può parlare di clima come io non parlo di fisica nucleare”.
(An.pas)_ fuori dal palco sono riuscito a fargli una domanda.
I ragazzi sono una grandezza#La politica ora si fa sul web, su twitter e ciò non è possibile, serve una discussione dal punto di vista scientifico#Non è possibile negare il riscaldamento globale. Qualcuno dice che fa bene alle piante ma non è vero se non ..#Aumenta la violenza se non la frequenza di fenomeni atmosferici. Questo è sintomo che la terra ha in se un grande potenziale energetico che deve scaricare.#
Una giornalista dell’ANSA chiede:
“Quali sono secondo lei le tre azioni da fare per cambiare le cose?”
“Innanzitutto, portare tutto questo (la protesta, l’attivismo) ad un livello più alto, serve consapevolezza, bisogna spingere sui politici per stimolare un’azione più concreta”. Concordando poi con le parole del collega ribadisce che non esiste il concetto di un’economia sganciata dal substrato dell’ecologia.
Quindi sottolinea: “Bisogna cambiare gli stili di vita. Innescare dal basso una catena di comportamenti positivi. Rendersi energeticamente indipendenti. Difficile magari nei condomini urbani, ma esistono dei dispositivi che permettono di farlo è in certe condizioni e anche in maniera pulita”.
“Occorre premiare le aziende – aggiunge – con un comportamento virtuoso sul piano ecologico. In Cina ad esempio si apriva una centrale elettrica a carbone ogni 15 giorni. Poi, quando i vertici si sono resi conto che la gente moriva a causa di questo e che la situazione non era più sostenibile, hanno deciso di cambiare rotta e lo hanno fatto anche in maniera piuttosto intelligente. Gli americani sono molto arrabbiati con Trump perché gli sta facendo perdere il treno delle energie rinnovabili”.
“In Italia – ha precisato – si sono presentati ultimamente partiti con un grande programma ecologico che tuttavia è rimasto solo a livello di facciata, molti punti di quel programma sono scaduti nella demagogia. Serve continuità. È difficile parlare di questi problemi. È Facile invece fare politica su twitter, con 140 lettere scrivere ‘6000 auto elettriche’ e pensare di avere risolto il problema. La questione è più complessa e fare così non basta”.
La mia domanda:
“In Italia a che punto siamo nel rispettare gli accordi di Parigi?”
“In Italia è esiste una SEN (Strategia Energetica Nazionale) che tuttavia non è in linea con gli accordi di Parigi. Lui e altri suoi colleghi hanno fondato un comitato “la scienza al voto” (
http://www.lascienzaalvoto.it), col quale hanno cercato di raggruppare i diversi partiti per cercare di trovare una soluzione politica e scientifica al problema. Questi partiti hanno firmato un documento (visibile nel link precedente) in cui si è d’accordo su quattro punti:
rinnovare la SEN e renderla compatibile con gli obiettivi dell’accordo di Parigi; innescare un processo di
decarbonizzazione dell’energia e, quindi, di transizione alle energie rinnovabili; dare vita a una
cooperazione internazionale per il recupero di territori desertificati – ‘Effetto serra effetto guerra’ è uno dei suoi libri in cui parla proprio degli impatti che il clima ha sulla desertificazione, in cui cita ad esempio la Fascia del Sahel dove esistono grandi problemi climatici e di siccità – laddove le popolazioni sono a rischio di emigrazione;
organizzare un informativo prima e poi formativo per la popolazione su questi argomenti; in sostanza sensibilizzazione e responsabilizzazione”.
“Non lo hanno fatto e martedì scorso alla camera dei deputati – ha continuato – hanno preso per le orecchie questi parlamentari e li hanno rimessi al tavolo per discutere di queste cose. C’è chi è stato più sensibile e chi meno. È un argomento transpolitico, serve un patto transpolitico. Non è possibile che chi sale al Governo su questi temi cambi la politica del precedente. Serve continuità”.
Altre dichiarazioni rilasciate: “la divulgazione è un dovere morale”; “è una grande soddisfazione per noi scienziati che i giovani partecipino attivamente”. “Aumenta la violenza dei fenomeni atmosferici, aumentano i problemi di siccità. C’è un margine di errore nel calcolo degli anni, forse tra 10 o forse tra 20 anni gli effetti saranno irreversibili, ma perché aspettare quando si può intervenire subito?”.
Dalle 12 40 alle 14 sono intervenuti esponenti di diverse associazioni ambientaliste e studentesche con argomenti in linea con quelli del primo Slot Parole dal cuore: WWF young, UDU (Unione Degli Universitari), Rete, Legambiente giovani, Uds (Unione degli Studenti), Extintion rebellion.
Altra musica ancora, in lizza:
Studenti della terra, Sapienza clandestina, Link, Coordinamento Collettivi Sapienza, Studenti alla terza, Marevivo e Demos
Alle due, come d’accordo con la procura, la manifestazione si è conclusa. ‘We are the world’ di John Lennon corona questa giornata particolare. Ogni giorno abbiamo l’occasione di preservare il nostro futuro. Ogni venerdì molti degli studenti che hanno partecipato continueranno a scioperare.
Note
(2)«Se non ci preoccupiamo di questo allora nessun altro argomento avrà importanza. Io guardo i fatti e vedo che ciò che bisogna fare e ho deciso di farlo perché se non lo facessi mi sentirei male e vorrei, quando sarò più grande, essere capace di guardarmi indietro e dire che ho fatto quello che potevo».
«Non voglio il vostro aiuto, non voglio che siate senza speranza – ha detto a Davos – Voglio che andiate nel panico per sentire la paura che provo io ogni giorno. È il momento di essere chiari: risolvere la crisi climatica è la sfida più grande e complessa che l’umanità abbia mai affrontato».
(3) (video.durata 3 minuti . Sottotitoli in italiano)
(4) le domande più frequenti sull’ipcc e i messaggi chiave del report
Più informazioni aggiuntive ma non meno importanti sul rapporto del 2018
(i)_basti pensare che in data 5 marzo, il gruppo instagram ‘Fridays For Future Roma’ contava 1370 followers circa, mentre oggi (16/03) ne ha 4800.
Fridays For future Italy 7300 mentre ora 27000.Milano prima 1370. Ora 4380.Firenze passa da 700 a 1500.Napoli da 670 a a 1370.Torino da 2000 a 6000. E altri dati che ho ma li devo mettere?
(6) Mario Tozzi è Primo Ricercatore presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche. È presidente del Parco Regionale dell’Appia Antica ed è membro del Consiglio Scientifico del WWF. Conduttore di diversi programmi televisivi e radiofonici di taglio scientifico divulgativo, scrive su «La Stampa» ed ha collaborato con il «National Geographic»… continua la lettura su https://www.einaudi.it/autori/mario-tozzi/ (Sito Einaudi editore )
(7) Antonello Pasini ha una rubrica sulla rivista ‘le Scienze’, insegna fisica del clima all’università Roma3 ,collabora inoltre con il CNR – Istituto di Ricerca sull’inquinamento atmosferico, ed è vicepresidente della Società Italiana per le Scienze del Clima.
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