di Elenoire Baglivo –
Un’emozione immensa vissuta il 30 gennaio scorso ancora mi pervade; ho assistito ad un evento eccezionale, mai visto prima d’ora. Ho seguito, “live” minuto per minuto, la discesa della statua bronzea di Sant’Oronzo, Patrono di Lecce, la mia città, dalla colonna alta circa 29 metri dove è collocato. Il Monumento imbracato in una gabbia metallica sorretta da una gru è stato trasferito nel vicino Palazzo Carafa per i lavori di restauro. L’operazione è stata eseguita con grande maestria da esperti, ma, mentre eseguivano le delicate manovre, sono stata assalita da un’ansia indescrivibile, temevo per l’incolumità della Statua…comunque tutto è andato per il meglio.
Io e la folla che mi circondava abbiamo osservato l’impresa a bocca aperta, i cellulari pronti per immortalare in uno scatto questo fantastico momento che non accadeva da ben 32 anni, da quando cioè si era provveduto all’ultimo restauro del monumento.
Caro S. Oronzo, per i prossimi mesi non sorveglierai la tua città dall’alto, ma sono sicura che non smetterai di proteggere i tuoi fedeli leccesi da sempre a te devoti, soltanto che per un po’ lo farai dalle stanze di “PALAZZO CARAFA”, qui ti rifaranno un po’ il look…sarai sottoposto ad una nuova revisione che ripristinerà il Tuo splendore, in questo modo potrai restare in forma per tantissimi altri anni.
Sono fiera di vivere in questa città e di essere protetta da Te che ogni giorno, ogni ora, ogni minuto ed ogni secondo ci benedici e ci tieni al riparo da tutti i mali!