Gioia Musico I D – Durante la Notte Nazionale del Liceo Classico di Formia uno dei laboratori è stato dedicato alle problematiche ecologiche: “12 anni per salvare il pianeta Terra”, in cui è stato rivolto lo sguardo a un futuro davvero preoccupante, se non si riesce a intervenire prima del 2030, considerato dagli scienziati l’ultimo anno per agire. Vari sono stati i contributi degli studenti dalla completa creazione di un video animato alla realizzazione dei cartelloni per mostrare a tutti la gravità del problema. Proprio grazie al laboratorio si è diffusa la conoscenza di una giovane attivista, Greta Thunberg, intervenuta alla Cop 24 di Katowice per far sentire agli adulti la voce di chi un giorno dovrà fare i conti con il futuro e denunciare la loro inerzia ad agire, preoccupati solo dagli interessi economici.Sul suo esempio, anche gli studenti si sono impegnati a mobilitarsi per la manifestazione del 15 marzo allo scopo di sensibilizzare tutti, indistintamente, riguardo un tema che tocca profondamente noi giovani, che riceveremo in eredità questo mondo spettacolare. Nonostante i chiarissimi segnali che la Terra sta lanciando, i governanti rifiutano ancora di adottare politiche concrete . Una dimostrazione? L’ atteggiamento egoista dallo stesso presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, che è addirittura arrivato a sostenere l’infondatezza delle teorie sul surriscaldamento globale. Cos’hanno, invece, in comune Germania e Polonia? Purtroppo il triste primato di essere i paesi più inquinanti d’Europa a causa dell’alta percentuale di energia fossile impiegata. E il nostro paese? L’Italia, stavolta, sembra non essere la “cattiva”, anzi, si sta dimostrando all’altezza nonostante possa fare sicuramente molto di più: infatti la percentuale di energia ricavata dal carbone è pari al 13% rispetto alla media europea del 26%; senza contare, poi, che l’utilizzo di fonti rinnovabili è in crescita. È molto importante diffondere le informazioni e cercare di invertire la rotta perché altrimenti sarà molto difficile rispettare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi per ridurre le emissioni di CO2. Tra i molti attivisti, in particolar modo, spicca l’attore Leonardo Di Caprio, da sempre grande difensore dell’ambiente e sostenitore delle energie rinnovabili, ma anche il noto rapper Prince Ea, che ha composto un pezzo davvero intenso, intitolato “Dear future generations, I’m sorry”, in cui esprime tutto il suo dolore per la perdita della biodiversità e l’indifferenza più totale dei politici. Egli, infatti, dice: “Quando ero bambino, ho letto che i nativi americani avevano una grande considerazione per il pianeta e che si sentivano responsabili per come lo avrebbero lasciato alle prossime 7 generazioni. Il che mi porta grande dolore, perché la maggior parte di noi oggi, non si preoccupa nemmeno di domani. Ma soprattutto, mi dispiace per la nostra mentalità, perché abbiamo avuto il coraggio di chiamare questa distruzione «progresso». Spetta a noi prenderci cura di questo pianeta. È la nostra unica casa, dobbiamo riscaldare globalmente il nostro cuore e cambiare il clima della nostra anima e renderci conto che non siamo lontani dalla natura, ma siamo una parte della natura. E tradire la natura è tradirci, salvare la natura, è salvarci. Perché per qualsiasi cosa tu stia lottando: razzismo, povertà, femminismo, diritti gay, o qualsiasi tipo di uguaglianza, non sarà importante, se non lavoriamo tutti insieme per salvare l’ambiente, poiché saremo tutti ugualmente estinti.” Ad ogni modo, per fare la differenza, si può cominciare già nel proprio piccolo, senza aspettare interventi politici, compiendo scelte semplici ma determinanti per le sorti del nostro unico pianeta.