Il “krampus” è un essere demoniaco, appartenente alla mitologia tedesca e alle zone vicine, che accompagna da sempre la figura religiosa di San Nicola. San Nicola e il krampus, suo servitore, si manifestano ancora oggi con rumorose sfilate nelle sere tra il 3 e il 6 Dicembre, nei Paesi come la Slovenia, l’Austria, la Croazia e in Italia nel Trentino-Alto Adige e nel Friuli-Venezia Giulia e in alcune località del Veneto, come in provincia di Belluno. Nelle celebrazioni, durante le sfilate, per primo arriva San Nicola, su un carro, e distribuisce dolcetti e piccoli regali. È seguito dai krampus, un gruppo di demoni inferociti, armati di fruste e catene. Questi sono demoni, dalle sembianze animalesche e spaventose, che, scatenati, si aggirano per le vie delle città alla ricerca dei bambini “cattivi”. Le persone che prendono le loro sembianze usano una maschera terrificante e diabolica mentre, come indumenti, usano pellicce di animali sudice, lacere e consumate. La loro presenza si percepisce anche a considerevoli distanze a causa dei campanacci e dei corni che risuonano mentre le fruste colpiscono i cittadini. L’origine di questa usanza è tenuta gelosamente nascosta dai comuni che la praticano, risale sicuramente al periodo pre-cristiano ed è attestata almeno dal VI-VII secolo d.C. Una delle poche cose di cui si ha certezza è che questa manifestazione è legata al solstizio invernale. Per tradizione, a travestirsi, anche se a volte da figure femminili, dette krampa, sono sempre gli uomini. Altra cosa importante e che questi personaggi non devono mai togliersi la maschera in pubblico, e anche gli spettatori non devono tentare di fare ciò, altrimenti allo smascherato toccherà il disonore. Secondo la leggenda, si dice che, anticamente, i bambini che vivevano nei paesi di montagna, nei periodi di carestia, si travestivano come dei krampus, per spaventare gli abitanti dei villaggi vicini e derubarli delle provviste invernali. Dopo un po’ di tempo i bambini si accorsero che tra loro vi era un impostore, un vero demone, che risultava riconoscibile grazie alle zampe da capra. Quindi venne chiamato il vescovo Nicola per esorcizzare questa figura e da quel giorno si festeggia ogni anno la vittoria di San Nicola sul male. La festa inizia con il vescovo San Nicola, su un carro, che interroga i bambini e si presenta con una folta barba bianca. Con i bambini che durante l’anno si sono comportati bene, sarà generoso e donerà piccoli dolci, mentre per quelli che non si sono comportati bene, ci sarà un brutto rimprovero. Inoltre San Nicola deve placare le ire dei Krampus nei confronti degli spettatori. In Trentino Alto Adige il Krampus si presenta armato di una frusta fatta di ramoscelli e con un sacco sulla spalla. Secondo la leggenda prende i bambini cattivi e li porta via dentro al suo sacco. Durante la festa di San Nicola, davanti alla porta di casa delle famiglie con bambini, si presentano sia San Nicola che uno o più Krampus. San Nicola premia con i dolciumi i bambini buoni, ma i Krampus suscitano la paura minacciando di far sparire i bambini cattivi. In quanto esseri malvagi, Krampus, come animali selvaggi, violenti e inferociti, in questa particolare serata sfogano tutte quelle forze che per il resto dell’anno hanno tenute represse. Rincorrono, fra urla e mugugni, bambini, ragazzi, e persino adulti ed anziani, urtano e spingono la gente, e danno pesanti frustate e colpi di verga alle gambe di chiunque capiti davanti a loro. Al tramonto del sole, San Nicola scompare dalla sfilata, i demoni sono così liberi di agire incontrollati, e rispondono con le loro armi alle provocazioni dei ragazzi e degli adolescenti. Gli inseguimenti dei Krampus possono durare anche ore, fino a quando cala il buio e questi demoni si dileguano tra le tenebre.