Probabilmente tu, lettore, ti starai chiedendo le motivazioni sulla scelta di questo titolo…
Riflettere, prima di agire, e perché?
Beh ecco, perché questo è uno dei grandi problemi dell’uomo, che spesso compie azioni senza riflettere e senza pensare a ciò che potrà accadere in seguito.
Partendo da questo breve titolo possiamo quindi ragionare sui gravi comportamenti umani, come ad esempio il bullismo che è ciò che vorremmo approfondire in questo articolo.
In ogni scuola, ripetutamente, tanti ragazzi e bambini subiscono atti di bullismo e, a volte, non ci si preoccupa nemmeno di come possa reagire la vittima, anche solo con una semplice parola.
Quella vittima, un giorno, potremmo essere noi!
Dobbiamo perciò denunciare ad un adulto l’accaduto e l’autore di queste azioni, affinché venga ammonito e possa riflettere sulle conseguenze gravi del suo gesto.
Il termine bullismo viene identificato tramite una serie di comportamenti. Molti lo giustificano dicendo che è un fenomeno tipico dell’adolescenza, ma in realtà è una vergogna per chi lo compie su altri e non per chi lo subisce.
Dalle ricerche fatte abbiamo trovato una frase che ci ha colpito particolarmente “Non è grande chi vuole farti sentire piccolo” purtroppo anonima, ed anche una testimonianza molto toccante di una ragazza, Chiara.
Chiara racconta quello che ha vissuto sulla sua pelle, dicendo che veniva sempre esclusa e presa in giro e che spesso subiva atti di violenza.
Questa è solo una piccola parte del suo racconto, dove definisce il bullismo, sinonimo di “inferno”.
Il problema va affrontato con l’informazione ed il dialogo con gli alunni, dato che queste vicende iniziano proprio dentro le nostre scuole e devono essere assolutamente fermate.
Dal bullismo deriva, poi, il cyber bullismo, il bullismo fatto via internet, perché molti decidono di rifugiarsi dietro ad un telefonino per fare i leoni da tastiera.
Tra le varie testimonianze abbiamo anche trovato quella di Flavia, che dalla terza elementare fino alla prima metà del primo liceo è stata un bersaglio di bullismo e cyber bullismo. Un bullo con il suo gruppetto (che lo sosteneva a volte anche inconsapevolmente) disturbava la ragazza con prese in giro sul suo aspetto fisico, deridendola e insultandola, e forse è anche per questo che certe volte facciamo cambiamenti fisici per piacere agli altri, dato che forse non ci sentiamo alla loro altezza o forse anche solo per schivare questi comportamenti.
A Carolina Picchio, vittima sin da piccola di atti di bullismo, che a 14 anni si tolse la vita, perché distrutta dalla vergogna e dall’imbarazzo, è stata dedicata la prima legge europea contro il cyber bullismo.
Da queste testimonianze possiamo capire che ciò che succede dipende da noi, dai nostri comportamenti quotidiani e che solo riflettendo sulle nostre azioni potremmo evitare conseguenze drammatiche.
Viola Santini, Angelica Fabbri, Matilde Mariotti Classe I A