di Davide Telesca (classe V^A Scuola Primaria Stigliani) – Io penso di essere un bambino molto sensibile su certe cose, rifletto molto e a volte divento triste.
Ad esempio quando vedo la pubblicità di Save the Children penso e mi dico che sono molto fortunato ad essere nato qui e non in Africa, sano e non disabile.
Un mio amico, Daniele, quando ci siamo conosciuti mi ha parlato di lui e mi ha detto che aveva un fratello. Un giorno eravamo insieme nel giardino vicino casa mia, a un certo punto Daniele ha salutato con la mano un ragazzo sulla sedia a rotelle. Ho pensato che fosse un suo amico ma mentre gli andavamo incontro mi ha detto: – Questo è mio fratello.
Io l’ho salutato, abbiamo parlato un po’ e mentre lui andava via, l’ho guardato… Mi ha fatto molta tenerezza! Ho notato che era sorridente e felice anche se sulla sedia a rotelle. Questo mi ha fatto riflettere: io cammino, corro, vedo, sento e mi muovo, ma spesso sono triste.
Non dovrebbe essere così e spero di imparare ad essere sorridente e felice come lui e ad accontentarmi di quello che ho.