//RIASSAPORARE  LA LIBERTA’

RIASSAPORARE  LA LIBERTA’

di | 2020-06-07T12:13:01+02:00 7-6-2020 12:13|Alboscuole|0 Commenti
a cura di Edoardo – classe II/E – scuola secondaria di I grado –  Dopo circa tre mesi di fermo totale, per colpa del Coronavirus, qualcosa sembra ripartire: finalmente, si possono fare delle passeggiate e si possono incontrare i nonni e tutti gli altri parenti.  Questo però non significa che il virus sia stato sconfitto e che quindi possiamo fare tutte le azioni che facevamo prima di Marzo, ma almeno stiamo iniziando a riassaporarle, con tutte le precauzioni possibili! Dopo circa due mesi, andrò con i miei amici a fare un giro in bici ad Assisi: l’ultima volta che ci sono andato, era l’ultima domenica della settimana in cui hanno deciso di chiudere tutte le scuole in Italia. Ci andrò con Massimo Quacquarini, Elia Maranga, Manuel Coppola e Antonio Chioccioni e arriveremo fino alla Rocca Maggiore; ovviamente, indosseremo tutti le mascherine e manterremo la distanza di sicurezza, anche se a volte ci capita di andare a coppie e non in fila indiana! Sinceramente, preferisco questa città in questi periodi difficili, rispetto a quando è piena di turisti, che bloccano la strada, insultano e spingono. Ora, invece, non essendoci praticamente nessuno, è meno difficile percorrerla e meno faticoso visitarla. Inoltre, spero di riprendere gli allenamenti di karate, anche se non penso che si faranno a breve, essendo uno sport di combattimento di vicinanza. Però, esiste un’altra forma di questo sport che si chiama “kata”, nella quale bisogna sfidare dei nemici immaginari facendo mosse nell’aria, e che si può svolgere mantenendo la distanza di sicurezza. Spero anche di disputare i campionati nazionali e mondiali nella realtà: in questi giorni, abbiamo fatto il mondiale e stiamo aspettando l’esito dei kata dai giudici. Visto che sono veramente lenti, presumo che non si sapranno prima di Giugno. Per finire, desidero rivedere i miei parenti, che non vedo ormai da Gennaio: ho rivisto, dopo tanto tempo, i miei nonni e, per fortuna, stanno bene, anche se sono cambiati un po’. Per ora, ho incontrato solo loro, ma so che presto incontrerò anche i miei zii e i miei cugini. Probabilmente, gli ultimi che rivedrò saranno i miei parenti di Bergamo, perché il presidente Conte ha vietato di andare in altre regioni. Forse potrò stare con loro a Natale, anche se non sono sicuro che accadrà. Ma, come si dice, la speranza è l’ultima a morire! Mi son dimenticato di dire che ho tagliato il “gatto” che avevo in testa!! Mi spiego. Visto che i parrucchieri sono state le prime categorie a dover  smettere di lavorare, mi si è accumulata una quantità di capelli impressionante: era come se, sopra la mia testa, giacesse qualche gattino che non riusciva a liberarsi dall’intrigo! Visto che, se li pettinavo, mi facevano malissimo, ho deciso di tagliarmeli corti corti, così da non soffrire più e per sembrare più decente! Queste cose sono quelle che ho fatto e che farò da lunedì, per godermi il vero significato della libertà, che, a causa della diffusione di questo stramaledetto virus, abbiamo perso per un po’, ma che ora sicuramente riacquisteremo!