Di Davide Lomuscio – classe I sez. H
Il 28 maggio alcune classi della scuola secondaria di 1° grado “P. N. Vaccina” si sono recate in visita guidata, presso il -Giardino Mediterraneo- sito nella villa comunale nell’ambito dell’iniziativa “Questa scuola non ha più pareti”.
Qui i ragazzi sono stati accolti dall’assessore alla Bellezza del Comune di Andria, Daniela Di Bari e dall’associazione Legambiente, nelle persone del presidente, Riccardo Larosa ed Annalisa Frisardi.
Il Giardino Mediterraneo è stato abbinato alla scuola “Vaccina” a seguito del Concorso indetto da Legambiente su scala nazionale “Puliamo il tuo parco” e per questo tutti sono invitati a votare sino al 30 giugno.
Gli alunni della scuola vincitrice potranno usufruire di corsi di formazione a tematica ambientale e saranno impegnati nella manutenzione del parco eletto.
L’iniziativa sostenuta dal dirigente scolastico, dott.ssa Francesca Attimonelli, ha visto i ragazzi coinvolti in un’esperienza diversa, dimentichi della realtà pandemica in un’aula a cielo aperto e in piena libertà.
Così gli alunni della 1^H accompagnati dai proff. Giovanna Colasanto, Michelangelo Turturro ed Aldo Piccolomo hanno vissuto una giornata di esplorazione della flora tipica della macchia mediterranea.
La profumatissima lavanda, l’odoroso rosmarino, l’accattivante liquirizia, il delicato timo, il tipico fresco profumo dell’origano accanto al rosmarino hanno attratto l’attenzione dei ragazzi, che quasi in punta di piedi si sono immersi nell’osservazione, ognuno cercando la sua essenza tra pruni, fichi d’India, peri, limoni, cespugli di lavanda, per disegnare ed imprimere su carta le meraviglie osservate.
“Ho voluto godere di un privilegio raro ai tempi d’oggi: il silenzio” ha dichiarato Davide Lomuscio della 1^ H. “Ho trovato un posto tranquillo sotto una quercia roverella e lì, abbandonandomi alla bellezza della natura, ho fatto parlare le foglie lobate attraverso un calligramma, per raccontare lo spettacolo messo in scena dal giardino e dai suoi protagonisti… le piante e gli animali”.
Danzano le farfalle,
con un’indescrivibile grazia,
le loro ali di velluto bianco
sfiorano i fiori dai colori sgargianti,
gli uccelli rompono il silenzio,
con i loro sonori ed accoglienti cinguettii,
gli insetti si muovon lenti
sulle cadute foglie scure.
Il sole irradia i volti pensosi
dei piccoli artisti,
intenti a rappresentare in un’immagine
l’irrappresentabile,
l’indescrivibile,
l’intoccabile,
la natura così nuova ai loro curiosi occhi.
Le api con il loro continuo ronzare
eseguono uno spettacolo teatrale,
per la loro esigente regina,
gli alberi
s’inchinano
nelle pose più strane ed eleganti,
le gocce d’acqua cadono nello stagno melmoso,
tremolanti ed insicure,
le une sulle altre,
con una delicatezza impercettibile
e allo stesso tempo unica,
le foglie,
scosse lentamente dal vento,
che trasporta le melodie degli abitanti del posto.
A tutti i ragazzi è stato fatto dono di una piantina da coltivare e curare, per scoprire i suoi frutti; tra le indicazioni scritte su un piccolo foglio una frase “Goccia a goccia stiamo bevendo anche le margherite”.
L’uomo sembra stia distruggendo tutto ciò che gli rimane, ma rendersene conto vuol dire già limitarne i danni.
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