Il canto di Lorenzo de’ Medici “Trionfo di Bacco ed Arianna” descrive una sfilata di carnevale i cui partecipanti sono i personaggi della mitologia classica. Infatti, troviamo Bacco ed Arianna, Sileno e Mida.
In ogni strofa Lorenzo descrive uno di questi personaggi e gli attribuisce delle qualità; ad esempio Sileno viene descritto vecchio e grasso, Mida invece come un avaro.
Solo nelle ultime due strofe non è descritto nessuno.
Il canto è composto da 8 strofe di cui 7 formate da otto versi ed una, che è la prima, è formata da soli quattro versi. Il canto è a versi sciolti; infatti, ogni strofa ha più tipi di rima. In tutte le strofe troviamo un ritornello che recita: “chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza”.
In questo ritornello, ed anche nelle ultime due strofe, Lorenzo invita tutti a essere felici ed a non preoccuparsi di brutti pensieri, perché nessuno conosce il proprio domani.
Riguardo a questo pensiero, che viene ripetuto in tutte le strofe, io credo che sia molto importante rispettarlo sempre e, proprio in situazioni come quella che stiamo vivendo ora, ci accorgiamo come sia vero. La crisi dovuta alla diffusione del coronavirus, ci ha mostrato come la nostra vita possa velocemente cambiare, anche da un giorno all’altro, e come alcune volte non possiamo fare niente per fermare o cercare di rallentare questi cambiamenti. Ad esempio queste restrizioni attuate per diminuire i contagi hanno cambiato il modo in cui svolgiamo attività quotidiane, come seguire le lezioni a scuola o lavorare ed hanno fatto scomparire alcune nostre certezze, come la possibilità di incontrare gli amici o semplicemente uscire di casa.
Infatti, in questo momento io cerco sempre di passare le mie giornate per fare in modo che non mi senta mai triste.(Leonardo)
Lorenzo il Magnifico invita tutti a godere del presente perchè non c’è certezza del futuro. Questa è una bella riflessione in questo momento di quarantena.Prima di questa esperienza spesso mi capitava di pensare al fututo, di programmare, di desiderare… oggi ho iniziato a pensare a quanto sono fortunata, a quante cose belle e quanti affetti mi circondano. Adesso voglio solo che tutto questo periodo finisca, voglio tornare alla mia vecchia vita fatta di cose semplici.(Giulia)
Fino a poco tempo fa la pensavo in maniera opposta a quello che era il consiglio di Lorenzo il Magnifico. Rinunciavo a fare delle cose e rimandavo spesso alcune attività per cercare di avere più tempo libero possibile a disposizione. Poi, circa un mese fa, è scoppiata l’epidemia del coronavirus in Italia mentre io ero in vacanza spensierato e questo avvenimento inaspettato e improvviso mi ha fatto cambiare il modo di vedere le cose. Infatti, appena tornato a Napoli, la situazione è iniziata a precipitare per la rapida diffusione della malattia e la nostra vita si è completamente stravolta. Tutto quello che prima ci poteva sembrare noioso e ripetitivo in questo periodo non lo possiamo fare più! Non si può uscire per una semplice passeggiata, non si possono vedere i parenti e gli amici, non si possono andare a fare nemmeno dei banali acquisti. Così adesso ho compreso che è importante apprezzare ciò che si ha, godersi tutto al momento e fare ciò che si può senza rimandarlo. Tutto questo l’ho capito anche perché ho sperimentato sulla mia pelle una conseguenza del rimandare sempre le cose! Il 21 febbraio, visto che la scuola era chiusa per le elezioni, mia madre mi propose di andare a tagliare i capelli ma io, pigro, risposi che preferivo vedere la televisione sul divano e che poi ci sarei andato al ritorno dal viaggio che stavamo per fare. Mia madre si arrabbiò tantissimo, litigammo perché disse che dovevo approfittare di quel momento libero, ma io comunque non la ascoltai. Il giorno stesso partimmo per la settimana bianca e una volta tornati a Napoli, dopo neanche una settimana, i barbieri furono chiusi a causa dell’emergenza. Ora ho i capelli lunghi, con il ciuffo che mi cade sugli occhi e che non posso tagliare. Sono anche costretto a farmi lavare i capelli da mia madre perché ho il braccio ingessato visto che sulla neve mi si è rotto il polso e tutte le volte che mia madre mi insapona la testa mi chiede se ho imparato la lezione! Penso proprio di averla imparata e che Lorenzo il Magnifico aveva ragione a dire che del domani non c’è certezza!(Lorenzo)
Lorenzo ripete più volte di sfruttare la felicità nel presente perché non si può sapere cosa accade nel futuro. Questa morale si ripete ancora: in questi giorni, in cui siamo a casa non possiamo avere impegni e abbiamo perso tutti quelli che già avevamo. Questo ci fa anche accontentare di ciò che abbiamo nella nostra normalità, per esempio la scuola che ci ha istruiti fin da piccoli ed è molto importante. Io sono comunque d’accordo con le ragioni di Lorenzo il Magnifico perché nella poesia c’è un insegnamento: vivere felici nel presente per l’incertezza del futuro(Paolo)