//Prove di “Debate” al “Gallo”: un’esperienza coinvolgente

Prove di “Debate” al “Gallo”: un’esperienza coinvolgente

di | 2019-12-01T18:37:50+01:00 1-12-2019 18:37|Alboscuole|0 Commenti
Nel mese di ottobre noi della classe 5 ^C, grazie ad una proposta del professor Giordano (Italiano) , abbiamo affrontato il tema riguardante il dibattito sempre più attuale sull’abolizione della bocciatura nelle scuole secondarie di secondo grado. L’attività si è svolta in varie fasi: si è partiti da un’iniziale raccolta delle informazioni grazie all’ausilio dei computer in laboratorio. Attraverso una ricerca su internet, abbiamo stilato un resoconto generale dei pensieri e delle testimonianze di alunni, esperti e professori, che si sono schierati in due posizioni nettamente distinte, ovvero tra chi era a favore e chi contro l’abolizione della famigerata bocciatura. Grazie a ciò io e i miei compagni abbiamo cominciato ad acquisire un quadro generale della situazione e a formulare i nostri primi pensieri personali sull’argomento. Al termine di quest’attività di ricerca, nella prima settimana di novembre, ci siamo recati in biblioteca, dove, sotto la direzione del professor Giordano, è stato organizzato un dibattito vero e proprio. Indipendentemente dalle nostre opinioni personali la classe si è divisa in due gruppi (formato, in maniera casuale, da tre ragazzi ): un gruppo (Pisano Ivana, Gaudino Salvatore e Restina Francesco) doveva sostenere la tesi a favore all’abolizione della bocciatura. Un altro gruppo (Maglione Luigi, Vago Pietro e Mauriello Martina) invece doveva sostenere la tesi contraria, cioè quella dell’utilità della bocciatura. Infine, un altro gruppo (Vernetti Angelo , Casolaro Yuri e Di Martino Carmine) formava la giuria. Ad un quarto elemento (Giovanni Clarelli) era assegnato il compito di cronometrare il tempo assegnato agli interventi (3 minuti a ognuno dei partecipanti, in forma alternata, dell’una o dell’altra squadra). Dopo la formazione dei due gruppi, si è lasciato un po’ di tempo (10 minuti) per confrontarsi reciprocamente e annotare gli argomenti a favore della tesi da sostenere. Quindi, si è passati al dibattito “pubblico” secondo questa modalità : le due fazioni esponevano a turno le proprie convinzioni cercando di offrire la presentazione più convincente possibile ai giurati, e durante il proprio turno, ove possibile, confutavano le idee e i dati degli avversari riportando di conseguenza idee e dati contrapposti. Il primo gruppo, quello a favore dell’abolizione della bocciatura, riteneva che essa fosse più un male che un bene per i ragazzi dato che costoro, oltre a dover ripetere le materie in cui avevano mostrato delle gravi carenze, si sarebbero trovati a ripetere inutilmente anche materie in cui avessero mostrato un sufficiente rendimento; tutto ciò, a detta loro, può sfociare in un senso di avvilimento e frustrazione per il ragazzo bocciato, a danno del suo rendimento scolastico e, in tanti casi, li avrebbero indotti ad abbandonare la scuola. Il secondo gruppo, viceversa, poneva l’accento sul senso di meritocrazia che dovrebbe caratterizzare il sistema scolastico. Infatti, non si può eliminare l’unico strumento che permette di differenziare chi merita da chi invece no. Un altra motivazione esposta ai presenti riguardava l’enorme danno che l’abolizione della bocciatura provocherebbe alla società, in quanto essa potrebbe contare solo su sedicenti specialisti (per lo più incompetenti) che non porterebbero altro che regressione invece che progresso.Il dibattito è stato davvero avvincente: non solo siamo riusciti a centrare il tema con interventi ed esposizioni coerenti ma ad ogni intervento di uno dei relatori si assisteva ad una marcata volontà di competizione che portava i ragazzi ad impegnarsi , ragion per cui mi sono entusiasmato sia ad intervenire personalmente nell’esposizione sia ad ascoltare le idee dei miei compagni e dei nostri oppositori . Alla fine del dibattito i giurati che precedentemente avevano assegnato un punteggio ad ognuno di noi in base allo stile, alla coerenza con il tema ed eventualmente a qualche penalità sul tempo , ci hanno comunicato il “verdetto” che inaspettatamente ha visto il dibattito concludersi con un pareggio! A prova, evidente, di quanto entrambi gli schieramenti si siano profondamente immedesimati nell’attività presentando valide argomentazioni . Oltre a presentare il susseguirsi delle vicende in modo oggettivo voglio anche esprimermi personalmente sul senso e sugli effetti che il dibattito ha sortito su di noi: trovo che questo genere di esercitazioni siano essenziali per affinare le nostre abilità non solo nella comprensione della tematica trattata ma anche nella sua accurata e suggestiva esposizione , tutte caratteristiche che paleseranno il loro valore anche durante la prova orale dell’esame di stato. Concordano con il mio parere anche gli altri miei compagni. Riporto, per tutti, quello di Restina Francesco :“ Penso che questo dibattito mi abbia molto aiutato nel modo di esporre le mie idee, sono certo che mi tornerà utile in futuro”. Un’analoga esperienza l’hanno vissuta i nostri compagni della 5^ A per iniziativa della prof. ssa di Italiano Maria Sagliocco. Ed anche loro hanno espresso un giudizio positivo su questa innovativa attività didattica: essi , infatti, si sono sentiti coinvolti nella tematica proposta in quanto molto vicina alla loro esperienza e, proprio come noi, pensano che questo dibattito li abbia aiutato ad arricchire le abilità (individuali e di squadra) sia nell’esporre sia nell’argomentare le proprie idee. Insomma tutti noi della 5^C e della 5^A siamo contenti di aver partecipato a questa iniziativa e ci auguriamo che se ne organizzino altre di questo genere. Luigi Maglione (5^ C)