//…per non dimenticare di Vito Coppola 1^J

…per non dimenticare di Vito Coppola 1^J

di | 2019-02-05T21:42:17+01:00 5-2-2019 21:40|Alboscuole|31 Comments
Il viale dei Giusti   A Gerusalemme c’è un viale alberato che conduce verso la “Tenda della Rimembranza”, dove una fiamma perennemente accesa ricorda gli ebrei caduti vittime della Shoah; ai piedi di tronchi, numerose, piccole, lapidi portano il nome di persone provenienti da nazionalità diverse. Quei nomi sono di persone che hanno saputo proteggere il valore e la dignità dell’uomo, anche a rischio della propria vita, facendosi carico della sofferenza altrui e cercando con tutti i mezzi di aiutare gli indifesi e i perseguitati: sono i “Giusti”, i “non ebrei” che hanno agito in modo eroico per salvare la vita di altri esseri umani, senza trarne alcun vantaggio personale e senza aspettarsi alcun riconoscimento. Le gesta di questi grandi uomini sono rimaste sconosciute a tutti, a volte agli stessi familiari; sono emerse per caso, dopo anni e sono diventate la testimonianza di come il Bene possa opporsi al Male anche nei periodi più bui e oscuri della Storia, durante i quali ci si è macchiati dei crimini più gravi, come quelli contro l’Umanità. Nel 1963 una commissione guidata dalla “Corte Suprema di Israele” ha ricevuto l’incarico di conferire il titolo onorifico di “Giusto tra le Nazioni “. La commissione è formata da 35 membri, scelti tra diverse personalità pubbliche, storici e professionisti, alcuni dei quali sono sopravvissuti alla Shoah. Chi viene riconosciuto Giusto tra le Nazioni viene insignito di una speciale medaglia con inciso il suo nome, riceve un certificato d’onore e la cittadinanza dello Stato di Israele, ma soprattutto, riceve il privilegio di vedere il proprio nome aggiunto agli altri presenti nel “Giardino dei Giusti”, presso il museo Yad Vashem, a Gerusalemme. Per ogni Giusto viene piantato un albero, perché questo nella tradizione ebraica indica il desiderio di ricordare in eterno una persona cara. Il 27 gennaio è il “Giorno della Memoria”: in quello stesso giorno, nel 1945, le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Milioni furono le vittime, che non vanno dimenticate, perché mai più l’uomo si macchi di un tale crimine! È per questa ragione che ho deciso di parlare della Shoah ricordando soprattutto coloro i quali si sono opposti al Male; i Giusti! Perché l’uomo non dimentichi che la vita è un “Bene inviolabile”, perché scelga sempre di difendere e non di perseguitare il suo prossimo, perché… come cita il Talmud…”Chi salva una vita salva il mondo intero”!