//…per non dimenticare di Silvia Di Lieto 1^J

…per non dimenticare di Silvia Di Lieto 1^J

di | 2019-02-06T15:25:18+01:00 6-2-2019 15:25|Alboscuole|63 Comments
Come venivano trattati i bambini nel periodo della Shoah. Nel 1942 iniziò la persecuzione degli Ebrei in Germania, chiamata Shoah. Le vittime più giovani furono i bambini, essi si resero conto che non sarebbero più stati liberi e di conseguenza non avrebbero mai più visto i propri genitori. I bambini morivano nei ghetti per malnutrizione o li costringevano a spogliarsi ed entrare nelle camere a gas, dove loro credevano di fare la doccia, ma dal rubinetto invece dell’ acqua usciva il gas, che li faceva morire, una volta morti i corpi venivano bruciati nei forni per non essere scoperti, perché, ricordiamo che tutto ciò era illegale. Invece i bambini appena nati venivano uccisi all’ istante per cercare di fermare la riproduzione di ebrei. In tutto si calcola che un milione e mezzo di bambini vennero uccisi dai Nazisti e dai loro fiancheggiatori, di queste giovani vittime più di un milione erano ebrei, mentre le altre decine di migliaia erano bambini Rom, chiamati anche zingari, Sovietici e Polacchi che vivevano in Germania. La possibilità di sopravvivenza degli adolescenza era compresa tra i tredici e i diciotto anni circa, i lavori forzati iniziavano a dodici anni. Secondo il mio parere tutto ciò è stato inutile, i bambini che colpa avevano di essere nati Ebrei, Polacchi, Rom o Sovietici…