//…per non dimenticare di Antonio Maria Cricri 1^H

…per non dimenticare di Antonio Maria Cricri 1^H

di | 2019-02-10T10:44:04+01:00 10-2-2019 10:44|Alboscuole|78 Comments
L’UOMO HA PERSO LA SUA UMANITA’   Le vittime della persecuzione e dello sterminio nazisti furono sia gli uomini che le donne di etnia ebraica ma furono prese di mira anche le donne Rom, quelle di nazionalità polacca e quelle che avevano difetti fisici o mentali. Nel maggio del 1939 i nazisti aprirono un grande campo di concentramento esclusivamente  femminile chiamato Ravensbruk dove furono incarcerate 100 000 donne. Questo campo fu conosciuto come “ l’inferno delle donne “  poiché  morirono 92 000 donne, alcune si salvarono perché avevano mansioni nelle cucine e di lavori manuali. L’ideologia nazista sosteneva la necessità di eliminare, tutti gli ebrei senza differenza di età e di genere. Le SS Tedesche insieme alla polizia si occuparono di mettere in pratica quella politica chiamata “ Soluzione finale “. Durante le deportazioni le donne in stato di gravidanza e le madri di bambini piccoli venivano catalogate come “ inabili al lavoro “ e venivano trasferite nei campi di sterminio destinate a morire nelle camere a gas. In questi luoghi le donne venivano sottoposte ad esperimenti sulla sterilizzazione. Per sperimentare l’efficacia dei farmaci le donne venivano ferite ed infettate, spesso venivano introdotti pezzi di legno e di vetro nelle ferite per arrivare alla cancrena a questo punto venivano curate con i farmaci per sperimentarne l’efficacia. Spesso sia nei campi di concentramento che nei ghetti le donne venivano stuprate, e spesso venivano forzate a prestazioni sessuali in cambio di cibo. In queste situazioni disumane nacquero gruppi di mutua assistenza. Le donne incarcerate si scambiavano informazioni cibo e indumenti e questo permetteva a volte la sopravvivenza. Molte di queste donne si strinsero in un forte sentimento di solidarietà che aiutò molte a non lasciarsi andare.