Il giorno di Capodanno segna l’inizio del nuovo anno. La notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio si organizzano feste e cene con gli amici, o parenti. Questa festa ha delle origini pagane, si perde nell’era dei tempi. Risale al secondo millennio a. C. in Mesopotamia, quando si celebrava il rito di Marduk, il dio dell’onore. Costui, dopo aver ceduto il potere per 11 giorni, a Tiamas, la dea del caos, faceva terminare il caos e il disordine generale causato da abbondanti libagioni e licenze amorose che permettevano, persino agli schiavi, di insultare i padroni. In certi luoghi questa è intesa come festività religiosa. È considerata da molti un’occasione per fare dei buoni propositi per il nuovo anno. Non in tutto il mondo la data da celebrare è la stessa, dipende dalla cultura e religione di ogni paese. In Italia il significato è quello di fare un cenone, un abbondante pasto. In genere si aspetta fino a mezzanotte per attendere il nuovo anno facendo scoppiare petardi. Ma perché sparare botti? L’origine risale ai cinesi. Infatti il loro intento era quello di spaventare il dio Nian, una bestia definita orrenda mangiatrice di persone. In Italia Capodanno si festeggia il 31 dicembre, che è anche San Silvestro, e alcune persone ritengono sia da considerarsi come vigilia del vero Capodanno. Il 1° gennaio è stato considerato il primo giorno dell’anno dal 46 a.C., quando venne introdotto il calendario giuliano. Prima della sua nascita veniva festeggiato il 1° marzo.