//Omicidio segreto ad Oxford street (Il Giallo: mai fermarsi alle apparenze…)

Omicidio segreto ad Oxford street (Il Giallo: mai fermarsi alle apparenze…)

di | 2020-12-13T08:39:39+01:00 13-12-2020 8:37|Alboscuole|0 Commenti
Sofia Dilorenzo – Siamo ad Agosto, oggi c’è il concerto della famosa band ‘4 Miracle§’. Sono già tutti seduti e pronti per l’inizio. Arriva il direttore e, dopo il suo solito discorso chilometrico, annuncia l’inizio dello show. Inizia la bassista, per poi aggiungere il piano, la batteria e infine la voce che introduce i primi versi. Sono tutti eccitati, fino a quando il pianista Niall Rivera non cade sotto lo sgabello. Nella sala c’è tanta puzza, tante urla e tante chiamate per i soccorsi immediati. -State calmi, sarà svenuto!- urla il direttore nel tentativo di attirare per una volta l’attenzione del pubblico che era ormai riuscito ad uscire da quella camera intossicata. Arriva il detective James Smith, lo chiamavano ‘senza preda, riusciva infatti ad arrivare a qualsiasi colpevole sbattendo un occhio e a trovare prove anche senza nemmeno averle! -Come è morto? – chiede al pubblico squadrandolo dalla prima all’ultima fila con quegli occhi vispi coperti dal suo tipico cappello beige e le labbra nascoste dai baffi neri. Lo raggiunge di corsa il migliore amico della vittima, Lewis Scott. -E’ caduto a terra dopo il ritornello e si è sparsa una puzza di cianuro in tutta la sala. Noi siamo corsi via perché era insopportabile e dopo siamo venuti a sapere che non era solo svenuto… Può fare qualcosa?? -Si calmi, signor Scott, innanzitutto ispezionate tutta la sala e anche il suo corpo- ordina James ai soccorritori. Dopo circa un’oretta  trovano una bomboletta spray dietro la sedia dei Louis Evans. C’è inciso un punto. -Che significa? Sarà il pallino sulla I?-  si chiede Lewis. James scuote la testa. -No, ho capito. E’ tradotto come E in alfabeto morse. -Mio Dio! Signor Evans, come ha potuto!!- Attacca Lewis. A questo punto interviene Grace, la famosa bassista dallo sguardo verde cristallo e i capelli rossi -Che vuoi da mio padre?! Vedi che è stato per tutto il tempo con me e poi perché dovrebbe essere stato lui? Perché il cognome comincia per E?! – A quel punto James non capì più niente. -Ragazzi, calmatevi. Facciamo parlare il colpevole. Prego, signor Evans- Uscendo dal bagno con ancora colpi di tosse, la camicia a quadri e i jeans grigi abbinati ai suoi capelli, Louis confessa: -A quanto pare sì, sono io. Ho comprato questa bomboletta per sbaglio, volevo la vernice. Ho fatto una prova per vedere cosa ne uscisse, ma non pensavo potessi compiere un omicidio. Ewi, sei contento adesso??- -Scusa, ma non ho capito l’ultima frase- risponde James, insospettendosi sempre di più. Allora Louis alza il tono. -Ewi? Sì, hai capito bene, con la E. Ewi=Lewis, Lewis Scott, migliore amico di Niall. Migliore amico per modo di dire- Lewis lo guarda sconcertato con gli occhi fuori dalle orbite. -NO, MA CHE DICI! Io non ho fatto niente! Come potrei… -Come potrei fare che? Spruzzare cianuro addosso al tuo migliore amico che tanto invidiavi e spostarlo sotto la mia sedia marcando la prova con la mia iniziale, come se nessuno sapesse che Ewi inizia con la stessa lettera? – Replica Louis. James è soddisfatto -Tutto torna! Signor Scott, non è credibile. Prendetelo, ora –