Nathan Milanese –
Nutrirsi è un bisogno primario: il cibo ci fornisce tutte le sostanze necessarie, cioè i principi nutritivi, per il buon funzionamento del nostro organismo. I principi nutritivi sono di vario tipo ed assolvono a differenti funzioni. Le proteine, componenti essenziali del corpo umano, sono nutrienti plastici e servono a costruire i tessuti dell’organismo; i grassi e i carboidrati hanno la funzione di dare energia al nostro corpo; i minerali, le vitamine e l’acqua hanno il compito di regolare il funzionamento di tessuti, cellule e organi.
Non esiste quindi un cibo migliore o peggiore di un altro, ma tutti gli alimenti sono egualmente necessari al nostro organismo e per questo è importante seguire un regime alimentare vario. Gli esperti della nutrizione sono concordi nel ritenere che per avere un buon rendimento fisico e mentale dobbiamo consumare 5 pasti al giorno, di cui 3 più consistenti e 2 spuntini. Un pasto fondamentale molto trascurato è la colazione che ci fornisce le energie necessarie per affrontare la giornata dopo il digiuno notturno.
E’ necessario però consumare una quantità di cibo corrispondente al nostro fabbisogno energetico perché, se eccediamo e ci ipernutriamo, diventiamo obesi, condizione sempre più frequente ai nostri giorni anche tra i più piccoli. Il fabbisogno energetico dipende dall’attività fisica che svolgiamo, dall’età, dal genere e dal nostro stato di salute generale.
L’obesità non è l’unico problema legato al cibo, ma esistono vere e proprie malattie psicosomatiche che manifestano a livello fisico un problema psicologico spesso nascosto. Esse sono l’anoressia e la bulimia, due malattie che hanno in comune l’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del proprio corpo e che riguardano in prevalenza i giovani.
Insomma, approfondendo la conoscenza dell’alimentazione durante l’ora alternativa allo studio della religione, ho compreso che, anche se nutrirsi è un bisogno primario, per soddisfarlo correttamente é necessario usare il cervello.