La redazione – “Per tutte le violenze consumate su di lei,
per tutte le umiliazioni che ha subito ,per il suo corpo che avete sfruttato,
per la sua intelligenza che avete calpestato ,
per l’ignoranza in cui l’avete lasciata ,
per la libertà che le avete negato ,
per la bocca che le avete tappato ,
per le sue ali che avete tarpato ,
per tutto questo: in piedi, signori, davanti ad una donna!”
Queste parole di William Shakespeare sono particolarmente attuali, in quanto ogni giorno in tv o sui giornali leggiamo articoli di cronaca che riportano donne vittime di violenza.
Secondo me, non si dovrebbero umiliare le donne né picchiarle , perché siamo tutti uguali indipendentemente dal sesso, purtroppo però c’è sempre stata questa distinzione, l’uomo è sempre stato ritenuto superiore , ma non è così.
Un uomo non ha il diritto di maltrattare una donna, né di umiliarla sono entrambi esseri umani con uguale dignità.
Per questo motivo l’ONU ha istituito nel 1999 la “Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza sulle Donne” per sensibilizzare governi, organizzazioni governative, ong, società civile e mezzi di informazione su questo fenomeno.
Durante una lezione di Educazione Civica, io, Vanessa, ho letto l’articolo 3 della nostra Costituzione che recita: “TUTTI I CITTADINI HANNO PARI DIGNITA’ SOCIALE E SIAMO UGUALI DAVANTI ALLA LEGGE, SENZA DISTINZIONE DI SESSO, DI RAZZA, DI LINGUA , DI RELIGIONE , DI OPINIONE POLITICHE, DI CONDIZIONI PERSONALI E SOCIALI”.
E’ COMPITO DELLA REPUBBLICA RIMUOVERE GLI OSTACOLI DI ORDINE ECONOMICO E SOCIALE, CHE, LIMITANDO DI FATTO LA LIBERTA’ E L’UGUAGLIANZA DEI CITTADINI , IMPEDISCONO IL PIENO SVILUPPO DELLA PERSONA UMANA E L’EFFETTIVA PARTECIPAZIONE DI TUTTI I LAVORATORI ALL’ORGANIZZAZIONE POLITICA,ECONOMICA E SOCIALE DEL PAESE”.
Alla richiesta della prof di riflettere su i principi fondamentali, sulla loro attualità o sulla necessità di una loro modifica, ho subito proposto di aggiungere che , per una piena uguaglianza e dignità della persona, occorre ” RIMUOVERE LA VIOLENZA SULLE DONNE “!
La professoressa e i miei compagni hanno detto che era un’ottima idea e oggi discutendo su quello che una donna subisce mi rendo conto, ancora di più, della sua necessità.